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Cervelli fini, ma che delusione per quella storia all'ingrosso

Gianni Gennari giovedì 2 agosto 2012
Delusioni proporzionate alla sorpresa. Rimasta a lungo sul mio tavolo, intera pagina del "Corsera" (6/5): "La storia", che si occupa delle «malattie "da Papa"». Nel sommario, in grande evidenza «Pazienti illustri, i pontefici hanno sofferto delle più svariate patologie, tra cui si segnalano in particolare malaria, gotta e calcolosi». Firma di Armando Torno, noto per cultura e serietà, e titolo speciale: «C'è anche il singhiozzo incessante fra le malattie da Papa». Torno rilancia un libro del 1994 con un paginone pieno di curiosità: si potrebbe discutere qualcosa, in particolare quanto alle fonti, ma spiace davvero – ecco la sorpresa negativa – la doppia disinvoltura che afferma due cose false, la seconda ingiusta e storicamente pesante che parrebbe mirata. La prima disinvoltura è là dove leggi che «la candida veste che ancora oggi indossa» il Papa appartiene da sempre a «un complesso dispositivo retorico e rituale, a purificazioni simboliche». Un falso storico: l'attuale «candida veste» si deve al fatto che a metà del XVI secolo fu eletto al soglio pontificio colui che si chiamò Pio V, che da Papa volle conservare il saio tradizionalmente bianco dei Domenicani. La seconda disinvoltura è peggiore, e scritta in grande lassù apre tutta la pagina: «Il grande nemico dei liberali, Papa Pio IX, alla fine del suo pontificato era afflitto da una forma di epilessia altalenante». Insomma: anti italiano, epilettico e decrepito fino alla fine… La verità storica, affermata da tutte le fonti, dice invece che il giovane Giovanni Maria Mastai Ferretti ebbe alcune crisi epilettiche, che però sparirono quando divenne prete, a 27 anni. Ne seguirono altri 59. Un falso secco, come la delusione. Se mirato, ancor peggio…