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Certificazione unica: i servizi dell'Inps e dell'Icsc

Vittorio Spinelli giovedì 7 aprile 2022
Il modello CU 2022, che certifica quanto riscosso dall'Inps nel 2021 con la pensione del Fondo Clero e con quella della Gestione pubblica per i docenti di religione, deve essere scaricato dal sito dell'Inps ("Fascicolo previdenziale") direttamente dai sacerdoti pensionati, oppure tramite un caf o un patronato. Il documento, utile per le prossime dichiarazioni fiscali, è anche disponibile su tutti i dispositivi tecnologici che accompagnano la nostra quotidianità e, anche per gli eredi, presso un qualsiasi ufficio dell'ente di previdenza. Tuttavia l'invio in modalità cartacea al domicilio di residenza del titolare dell'assegno è ancora possibile richiedendolo al call center 803164.
Spetta invece all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, quale sostituto d'imposta, certificare le remunerazioni sacerdotali corrisposte lo scorso anno. Le risultanze fiscali, a conclusione delle elaborazioni per l'anno 2021 con rimborsi o trattenute a carico del sacerdote, vengono inserite in apposita evidenza nel cedolino di questo mese. Presso gli istituti diocesani possono essere stampati eventuali duplicati della Cu, adattata alle sole voci riferibili al sistema di sostentamento.
In particolare, la Cu dell'Icsc certifica le somme erogate come integrazione lorda, le somme erogate dagli enti ecclesiastici, i rimborsi per assistenza domestica, il contributo alle case del clero per i benefit verso i sacerdoti anziani ospitati, altre integrazioni di legge. In ogni caso alla Cu è aggiunta una serie di indicazioni non decodificate per agevolare il sacerdote nella lettura delle varie informazioni inserite.
Inoltre vi sono alcuni casi per i quali non sono presenti redditi, ma che andrebbero ugualmente inseriti nella Certificazione. Possono riguardare sacerdoti inseriti nel sistema di sostentamento nel corso del 2021 ma con importi esterni già assoggettati a tassazione superiori al tetto. Oppure sacerdoti senza reddito ai quali l'Istituto ha addebitato lo scorso anno contributi obbligatori, o dai quali l'ente ha ricevuto somme a debito relative ad annualità precedenti. Analoga la situazione per quei sacerdoti senza reddito ai quali è stata prestata l'assistenza fiscale. In tutti questi casi l'Icsc ha rilasciato apposite certificazioni sostitutive. Gli interessati possono utilizzarle per integrare la propria dichiarazione dei redditi.