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Cerco famiglia. Porte aperte per Marco che deve rincorrere

Daniela Pozzoli domenica 18 aprile 2021

Marco ha 5 anni ed è rimasto in famiglia sino a quando è stato possibile, poi, viste le scarse cure genitoriali, le condizioni igieniche pessime in cui era tenuto e il ritardo rispetto ai normali ritmi di crescita causati dall'assenza di stimoli e attenzioni, è stato inserito in comunità.

Qui ha finalmente tolto pannolino e ciuccio e sta diventando autonomo nel vestirsi e nel lavarsi. Bimbo socievole e affettuoso con tutti gli operatori, all'inizio faticava ad accettare i “no”, mentre ora è meno oppositivo.

Pian piano sta imparando molto, ha cominciato finalmente l'asilo dove segue le regole, è curioso e gioca con gli altri bambini. Ancora lento nei movimenti e nell'esprimersi, per lui è stato pensato un percorso di logopedia che sta dando risultati.

Per Marco il Cam cerca una famiglia che risieda a Milano o nell’hinterland, senza figli o con figli già grandi e autonomi, che possa dargli attenzione esclusiva per recuperare lo sviluppo evolutivo della sua età.
Info: Cam, Monica Prestinari email: affidi@cam-minori.org

Per Roger e Philip la Dad resta un sogno
Roger ha 7 anni e vive nel villaggio di Laye, nella regione dell’altopiano centrale del Burkina Faso. Abita in una corte familiare tradizionale, composta da alcune capanne fatte di argilla con il tetto di paglia; non c’è elettricità, i servizi igienici sono esterni e durante il giorno si fanno i turni per andare a prendere l’acqua al pozzo.

Nella sua capanna vive tutta la sua famiglia: mamma, papà, sorella e 6 fratelli, di cui uno è il suo gemello, Philip. I due bambini sono legatissimi tra loro e si assomigliano come due gocce d’acqua. Il papà, contadino, coltiva il miglio, ma il raccolto non sempre risulta sufficiente a sfamare tutti.

L’anno scorso sia Roger che il gemello non vedevano l’ora di iniziare la scuola e nonostante la povertà della famiglia sono stati iscritti. Non possedevano quaderni né matite, ma l’entusiasmo era tale che si arrangiavano come potevano. A marzo però è cambiato tutto: un giorno il maestro è entrato in classe e ha annunciato che a causa di un virus molto pericoloso che si stava diffondendo in tutto il mondo, le lezioni si sarebbero interrotte per evitare che tutti si ammalassero.

Inoltre, spiegava il maestro, le lezioni si sarebbero tenute online… Certo, ma nella capanna di Roger non c’è l’elettricità, figurarsi un tablet o un pc.

La mamma allora ha contattato gli operatori di Terre des Hommes che li hanno aiutati per quanto possibile a imparare a scrivere l’alfabeto.

Entrambi sono stati promossi, premiati per la loro buona volontà. A ottobre sono ricominciate le lezioni, gli operatori di Terre des Hommes li hanno iscritti alla classe successiva e sia Roger che il fratello sono stati felici di poter riprendere ad andare a scuola, sperando che quest’anno possano recuperare il tempo perduto. Per assicurare l’istruzione e un’adeguata alimentazione a Roger e Philip bastano 25 euro al mese.
Info: Tdh, email: sad@tdhitaly.org; tel.: 800130130

Srenya senza aiuti addio istruzione
Sreyna è una bimba cambogiana appartenente a una famiglia molto povera di cinque persone che vivono in un contesto tipicamente rurale, in un villaggio nella provincia di Pailin, nella Cambogia del nord, vicino al confine con la Thailandia, in una piccola casetta con le pareti di legno e il tetto di lamiera.


I genitori sono lavoratori agricoli e i loro guadagni sono modesti.
Sreyna e i suoi fratelli frequentano la scuola elementare: la sorella è in quinta, il fratello in sesta e lei è in prima. I bambini aiutano sempre i genitori nelle attività agricole quando sono liberi dallo studio; fanno i compiti e vanno a scuola regolarmente.

Però senza un sostegno a distanza uno dei bambini, con tutta probabilità la piccola Sreyna, dovrà rinunciare alla scuola.
Info: Ciai, email: sad@ciai.it