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Centro di gravità

Alberto Caprotti domenica 9 agosto 2020
Specie quando si è assorti in pensieri privi di testa e con pochissima coda, può succedere di imbattersi in ritornelli che alla radio hai ascoltato talmente tante volte da poterli ricantare a memoria, senza aver avuto però mai la voglia di provare a capirli. Così quando ti capita quello che «cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente…» magari gli dedichi un attimo, così, almeno per farti una ragione del fatto che per anni hai ripetuto con massima soddisfazione una frase apparentemente senza senso. Franco Battiato cosa voleva dire lo sapeva perfettamente, il mio centro di gravità permanente invece di solito è meno stabile di un bastoncino di Shangai. Il fatto è che la maggior parte di noi sa bene cosa non gli piace e da cosa fugge, ma non sa cosa cerca. L'equilibrio è il traguardo di tutti, ma le strade sono tante, e non cambiare mai idea è un perfetto sistema per restare al punto di partenza: come ha scritto qualcuno, se non mutasse mai niente, non esisterebbero le farfalle. Vivremmo lo stesso, ma sarebbe un peccato. Cercare è un atto di coraggio: quando mi manca, mi consolo pensando che la parte bella della caccia al tesoro è sempre la caccia, non il tesoro. E che anche Cristoforo Colombo, in fondo, era solo uno che si era perso.