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Giuseppe Sebastiano Pelczar. Carità ed educazione, vie che portano in cielo

Matteo Liut mercoledì 28 marzo 2018
Gli ideali terreni impallidiscono, sbiadiscono, si riducono a nulla, ma se si volge il cuore a Dio tutto ciò che si fa diventa "eterno". Così come eterna è diventata l'eredità spirituale di san Giuseppe Sebastiano Pelczar, vescovo polacco che seppe conciliare carità e ricerca teologica, studio e impegno nell'educazione. Nato nel 1842 a Korczyna, paese ai piedi dei Carpazi in Polonia, nel 1864 venne ordinato prete e nel 1866 partì per Roma dove studiò per due anni. Al rientro in patria divenne docente in Seminario e poi, per 22 anni, all'università Jaghellonica di Cracovia, dove fu anche rettore. Particolarmente attivo nella Società di San di San Vincenzo de' Paoli, s'impegnò in prima persona nelle questioni sociali di quel periodo. Nel 1894 fondò le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù e nel 1899 divenne vescovo a Przemysl. Realizzò numerose opere a favore dei ragazzi e dei bambini. Morì nel 1924.
Altri santi. San Cono di Naso, monaco (1139-1236); beato Antonio Patrizi da Monticiano, eremita (XIII sec.).
Letture. Is 50,4-9; Sal 68; Mt 26,14-25.
Ambrosiano. Gb 42,1-10a; Sal 118,169-176; Tb 13,1-18; Mt 26,14-16.