Camminare nel deserto per sentire il respiro di un Bambino
Dove sei passato, cosa è rimasto del luogo della tua ultima cena, del legno della croce, della roccia dove sei stato sepolto? Tutto è ricoperto di marmi e di seta. Per trovarti bisogna camminare nel deserto dove nel buio profondo le stelle sembrano vicine alla terra, dove è più facile immaginare le orme dei tuoi piedi, dove il silenzio degli uomini di oggi dà spazio all'eco della tua voce e sembra di ascoltare il tuo pianto di bambino che arriva da lontano e muore qui mentre scendeva il sole in questa aria sottile. Il deserto che ha conservato le voci lontane dei Re Magi, il respiro dei pastori, il cammino silenzioso delle greggi e l'ombra del sorriso di Maria. Qui è facile pensare a Te nel tuo giorno natale e costruire per Te pensieri d'amore, di perdono, di misericordia e di pace. È il silenzio che rinnova quella vita interiore che abbiamo abbandonato e ci fa scoprire chi siamo davvero nel bene e nel male. Non c'è paura né solitudine nel tuo deserto, dove il vento sottile accarezza le vesti e ti fa sentire al centro del mondo. In questa notte il tempo ha perduto i suoi anni e nel chiarore strano che sale dalla sabbia vedremo ciò che i Tuoi occhi hanno visto e l'orecchio ascoltato: il richiamo degli animali, lo sbattere d'ali di un uccello, il respiro di un bambino, il rumore dell'acqua del Giordano e tutto diventa reale e vero e finalmente sappiamo anche noi che oggi è Natale.