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C'è sempre del nuovo in chi crediamo di conoscere

Marco Voleri giovedì 15 marzo 2018

C'è un film che metto sempre in valigia prima di partire. È un'opera che ha il potere di regalarmi allegria ma anche spunti di riflessione importanti. Non ricordo quante volte l'ho visto, eppure solo ieri ho scoperto che un personaggio, presente nella prima scena, lo è anche alla fine del lungometraggio: non me n'ero mai accorto. A volte quando pensiamo di conoscere bene una storia si corre il rischio di dare per scontati pensieri, risposte o scenari. La mente va in automatico, ingenuamente. Che senso ha rivedere un film visto decine di volte? Io lo faccio perché è un film che amo. Come ascoltare il cd preferito, o guardare il quadro adorato.
Nel corso degli anni ho trovato persone che lo conoscono a memoria come me. Quanta vita e condivisione ci può essere in un'opera artistica! E così tra gli amanti del genere si citano battute, caratteri dei personaggi, addirittura luoghi dove è stato girato. «Quel bar non esiste più, ma la piazza che c'è davanti è identica ad allora». Un film degli anni Settanta ha anche il potere di far tuffare lo spettatore in un mondo che ha assaporato molti anni prima, o che addirittura non ha vissuto. Ognuno con suo orologio di vita: per alcuni segnava un orario di mezza vita, per altri pochi minuti. Pensiamoci: cosa ha suscitato in noi un determinato film, la prima volta che lo abbiamo visto? E cosa ci fa provare oggi? Molto probabilmente emozioni diverse. Si vede tutto con occhi pieni di vita vissuta, rispetto a un anno o a dieci anni fa. Il film è sempre lo stesso, ma la prospettiva si sposta. Riguardiamo la nostra pellicola preferita, pensando di conoscerla a memoria. Si scoprono invece sfumature mai percepite prima, semplicemente perché viste ogni volta da un tratto di vita diverso.
Probabilmente dovremmo fare così anche con le persone: sarebbe utile essere consapevoli di conoscerle bene ma di poterne cogliere sfumature diverse ogni volta. Perché la vita e i percorsi sono in continua evoluzione. Allora, forse, ci daremmo la possibilità di conoscerci più a fondo.