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Brexit, gli effetti del referendum britannico sulla previdenza

Vittorio Spinelli martedì 19 luglio 2016
Solo col tempo si potranno analizzare le reali conseguenze del recente referendum con il quale il Regno Unito ha deciso di uscire dall'Unione Europea. Ad oggi fioriscono previsioni, allarmi, incertezze su un evento che è stato imprevisto e in ogni caso carico di novità. Voci diverse si alternano anche sugli effetti della Brexit in Italia in materia di pensioni, di contributi e sulle convenzioni internazionali in materia di sicurezza sociale.Con una nota del 4 luglio scorso, l'Inps ha ritenuto di dover fare il punto della situazione per gli aspetti che lo riguardano. Fino a quando non sarà conclusa la procedura formale di uscita, prevista dall'articolo 50 del Trattato sull'Unione, il Regno Unito continuerà a far parte dell'UE, con i relativi effetti sui Regolamenti comunitari, i quali, al momento, restano immodificati. Per quanto riguarda i pagamenti delle pensioni in Gran Bretagna, il Gruppo Citi (la banca che gestisce i pagamenti per conto dell'Inps agli italiani residenti all'estero) ha segnalato che per la stragrande maggioranza degli assegni, che vengono pagati in sterline inglesi, non si ipotizzano particolari difficoltà, salvo una presumibile volatilità del cambio euro/sterlina per un periodo di tempo la cui durata ad oggi non è stimabile. Anche per i pagamenti fatti in euro restano immutate le attuali procedure. D'altra parte non è neppure pensabile che le banche inglesi decidano di tagliare i collegamenti con le stanze di compensazione in euro.Nessuna modifica anche in materia di documentazione per entrare nel Regno Unito. I cittadini italiani in Gran Bretagna continuano poi a beneficiare della normale assistenza sanitaria. Per il futuro, eventuali modifiche di questi aspetti dipenderanno dal tipo di accordo che il Regno Unito e l'Unione raggiungeranno a conclusione della procedura di uscita.Occorre infatti che la Gran Bretagna, come primo passo, debba notificare al Consiglio europeo l'intenzione di uscire dall'Unione. Solo dopo questo passo ufficiale, si potranno aprire i negoziati per definire le modalità e i vari aspetti del recesso, negoziati che si concluderanno con la doppia approvazione del Parlamento e del Consiglio europeo. Quindi i Regolamenti sulla sicurezza sociale in corso non saranno più applicabili all'Inghilterra solo a decorrere dall'entrata in vigore dell'Accordo di Recesso. In mancanza di questo accordo, l'applicazione degli stessi Regolamenti decadrà dopo due anni dalla notifica (salvo che UE e Gran Bretagna decidano di prorogare questo termine). Pertanto solo a conclusione del negoziato sarà possibile valutare se e quanto i Regolamenti europei risulteranno superati.