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Beati i costruttori di algoritmi in questa Rete che scruta e insegue

Guido Mocellin mercoledì 20 gennaio 2016
Il fenomeno che sto per raccontare non ha direttamente a che fare con la Chiesa. E certo è sperimentato molto di frequente da chi naviga in Rete. Alcuni giorni fa, unicamente per cercare una similitudine, ho lanciato su Google il nome di un noto e pubblicizzatissimo sito di “incontri”, amicizie, relazioni... Pur non avendo aperto nessuno dei link, di lì a poche ore ho ricevuto una email la cui anonima mittente mi lasciava ben pochi dubbi sul tipo di amicizia che era pronta a offrirmi.Ma anche a prescindere dalla sfera sessuale, basta cercare qualunque cosa che abbia (anche) un prezzo (libri, divani, calzini, appartamenti, viaggi...) per vedersene offrire di analoghe, in una maniera o nell'altra, con pop-up, email, post...La cosa mi disturba, ma non mi sorprende. C'è chi sta in Rete per condividere gioie e dolori, e mi è simpatico, e c'è chi ci sta per fare quattrini, e, ben più in grande stile che ai tempi di Caravaggio, tanti ci provano approfittando dei desideri, sessuali o meno, degli altri. Mi interessa però il meccanismo, che non scopro certo io oggi ma che è al contrario arcinoto e arcistudiato, per cui la Rete impara qualcosa di noi ogni volta che percorriamo un centimetro delle sue enormi maglie. E mi chiedo se esso non ha qualcosa da suggerire anche a chi si interroga su come stare nel digitale per testimoniare Gesù Cristo, per annunciare il suo Vangelo, per compiere un'opera di misericordia spirituale.E se qualcuno si attrezzasse per mandare una email che offre consolazione a chiunque di noi lascia intendere, attraverso ciò che cerca in Rete, di essere afflitto? Che ci indica, se ci vede offesi, la strada per dare il perdono? Che promette il proprio discernimento quando siamo chiaramente divisi in noi stessi su qualche grave decisione? E, perché no, che ci ammonisce con fermezza se ci vede peccatori, e che annuncia la vita eterna a chi va rassegnandosi a una qualche morte? Forza, chi si mette a costruire questo algoritmo? Scherzo; ma fino a un certo punto...