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Baskin, a Faenza l'inclusione va a canestro

Quinto Cappelli venerdì 9 febbraio 2018
«Il gioco del baskin o basket inclusivo è uno sport per normalizzare le relazioni umane fra normodotati e disabili, attraverso l'impegno e il divertimento». Parola di Cinzia Amorino, coach e responsabile delle due squadre Asdd Baskin Faenza e Asdd Faventia Baskin, che l'Associazione sportiva disabili (Asd) della città romagnola porta quest'anno al campionato regionale dell'Emilia Romagna, dove Faenza è l'unica città con due squadre del genere su un totale di 7. Il baskin o basket inclusivo, cioè con squadre formate da normodotati e disabili, è nato 12 anni fa a Cremona e si sta diffondendo in tutto il Paese, riconosciuto a livello dilettantistico come sport benemerito dal Coni e dal Comitato italiano paralimpico. Racconta Cinzia Amorino: «A Faenza questo sport è sorto 4 anni fa, all'interno dell'Asd, che da 30 anni segue anche nuoto, atletica, tiro e segno e maratona. Negli ultimi mesi sono arrivati nuovi ingressi, fino a formare due squadre, con 36 atleti, di cui 14 con disabilità di tutti i tipi (autistici, down, psicofisici) dei quali 3 in carrozzina». Racconta ancora l'allenatrice: «Gli allenamenti sono la parte più importante di questo sport, perché offrono l'occasione agli atleti di capire limiti e ricchezze delle persone disabili e normodotate, imparando così a creare relazioni umane». Commenta la presidente dell'Asd, Anna Maria Mainetti, madre di un disabile: «Le attività dell'associazione si svolgono tutto l'anno (tranne agosto), nei pomeriggi feriali nelle strutture pubbliche». Le due squadre di baskin scenderanno in campo con maglie blu e bianche, i colori della città.