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Bartolomeo da Breganze. Vescovo, pastore di Vicenza, e saggio amministratore

Matteo Liut domenica 27 ottobre 2019
Saper amministrare i beni che ci sono affidati è un compito che i cristiani sono chiamati a svolgere alla luce dei valori del Vangelo. Così quando il vescovo beato Bartolomeo di Breganze si trovò praticamente a "governare" la sua Vicenza, seppe far crescere la comunità coltivando la giustizia e la ricerca della verità, difendendo anche la Chiesa locale dalle indebite ingerenze. Era nato nel 1200 a Vicenza e aveva studiato a Padova, entrando poi nell'Ordine dei Predicatori, quando san Domenico era ancora in vita. Predicatore tra l'Emilia e la Lombardia, si trovò poi al servizio di due Papi. Nel 1253 era vescovo di Limassol, Cipro e nel 1255 fu trasferito alla diocesi di Vicenza, ma da qui fu cacciato da Ezzelino da Romano. Sulla via del ritorno dall'esilio, ricevette in dono a Parigi dal re una spina della Corona di Cristo: su di essa a Vicenza fece edificare una chiesa detta della Sacra Corona. Autore di numerose opere, morì nel 1270.
Altri santi. Sant'Evaristo, papa dal 97 al 105; san Gaudioso di Abitine, vescovo (IV-V sec.).
Letture. Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14.
Ambrosiano. At 13,1-5a; Sal 95 (96); Rm 15,15-20; Mt 28,16-20.