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Avvocati, tra Scilla e Cariddi

Vittorio Spinelli martedì 28 luglio 2009
Stretti tra la riforma dell'ordinamento professionale ed il nuovo regolamento delle pensioni, i legali iscritti alla Cassa forense registrano la buona gestione 2008 della previdenza di categoria. Secondo i dati di bilancio, prosegue inarrestabile la crescita del già consistente esercito di professionisti: le iscrizioni alla Cassa sono aumentate di circa 7.300 unità, che hanno fatto lievitare la base complessiva a 144 mila legali (composta per oltre il 60% da professionisti con meno di 45 anni di età). Aumenta in parallelo del 3,5% il reddito medio professionale, che in prospettiva inciderà sugli importi pensionistici.
Riforma dell'ordinamento. L'esame conclusivo e la prima approvazione della riforma della professione slittano a settembre. Lo ha deciso la relativa Commissione del Senato, in vista di trasferire alla Camera un testo condiviso, accelerando così i tempi per la legge definitiva. Con la riforma viene avviato, in particolare, uno stretto controllo sull'effettivo esercizio della professione, pena la cancellazione dall'Albo, anche attraverso l'incrocio con i dati della Cassa di previdenza.
Riforma delle pensioni. Prosegue in salita la strada della riforma pensionistica, dopo le osservazioni opposte dai ministeri competenti. La Cassa forense ha previsto un aumento dell'età pensionabile a 70 anni. In vista di questo obiettivo - da raggiungere nel lontano 2027 e partendo dagli attuali 65 anni di età e 30 di contributi - sono richiesti 66 anni dal 2012, 67 anni dal 2017, 68 anni dal 2022, 69 anni dal 2025, 70 anni dal 2027. Contemporaneamente all'età, salirà rispettivamente a 31 anni, 32 anni ecc. il requisito contributivo fino a 35 anni nel 2027. I ministeri premono invece per un accorciamento del percorso per l'elevazione a 70 anni. L'importo delle pensioni, oggi liquidate tutte con il sistema retributivo, sarà calcolato sulla media dei redditi prodotti lungo l'intera vita professionale, escludendo i 5 anni peggiori.
Contributi di luglio. Entro il 31 luglio gli avvocati iscritti alla Cassa sono tenuti alla autoliquidazione dei contributi previdenziali dovuti sul saldo 2008. Chi sceglie di pagare a rate, versa ora il 50% e salda il totale entro il prossimo 31 dicembre.
In dettaglio, i versamenti devono corrispondere al contributo soggettivo del 12% sul reddito professionale netto (più il 3% sulla fascia oltre 85.250 euro), al contributo integrativo del 2% sul volume d'affari, al contributo di maternità di 173 euro (anche per gli uomini). Agevolazioni particolari per i pensionati di vecchiaia, i praticanti abilitati e i nuovi iscritti alla Cassa. Nessuna eccezione invece per gli avvocati che rientrano fra i contribuenti "minimi".
Praticanti. L'Inps offre percorsi di formazione specialistica per giovani avvocati.
La pratica ha una durata massima di due anni e punta ad una completa formazione previdenziale, mediante l'affiancamento ad un legale dell'Istituto e la partecipazione agli atti di parte.