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Avvocati, i contributi da versare

Vittorio Spinelli martedì 26 febbraio 2013
Non fa sconti la recente legge 247/ 2012 che ha riformato la professione forense: tutti gli avvocati iscritti all'albo professionale devono essere contemporaneamente iscritti anche alla Cassa di previdenza di categoria. La nuova regola esclude di conseguenza ogni eventuale iscrizione ad una diversa forma di previdenza, come ad esempio il versamento di contributi alla Gestione separata Inps.Viene così abrogata la precedente facoltà degli avvocati di non iscriversi alla Cassa malgrado il normale svolgimento dell'attività professionale. È stata questa, finora, la situazione lavorativa di 60mila professionisti, nella gran parte giovani per età o nella professione e quindi con redditi non sufficienti per essere iscritti alla Cassa forense (almeno15mila euro come fatturato Iva e 10mila euro imponibili per l'Irpef, stabiliti dalle vecchie regole).La coincidenza tra l'Albo e la Cassa deve essere applicata a decorrere dal 2 febbraio scorso, data di entrata in vigore del nuovo ordinamento forense, a prescindere dall'importo dei redditi Iva o Irpef prodotti dai singoli professionisti. La stessa legge 247 richiede tuttavia due passaggi formali: a) un nuovo regolamento della Cassa forense che stabilisca i versamenti contributivi minimi e gli eventuali casi di esenzione, b) una revisione dei "parametri" reddituali vigenti, che sono necessari per calcolare gli importi delle parcelle e che sostituiscono le vecchie tariffe professionali.In attesa di definire il proprio regolamento, soggetto poi all'approvazione dei Ministeri vigilanti, la Cassa Forense ha stabilito di non richiedere alcun pagamento di contributi agli avvocati che sono iscritti agli Albi ma non alla sua previdenza alla data del primo febbraio 2013. Nel merito dei nuovi "parametri", si registrano in questi giorni posizioni di contrasto tra il Ministero della giustizia ed il Consiglio nazionale forense, entrambi impegnati nei lavori di revisione. Sulla soluzione della vicenda inciderà inevitabilmente il nuovo assetto parlamentare.Contributi minimi. Scade il 28 febbraio il pagamento dei contributi minimi (soggettivo, integrativo, di maternità) dovuti alla Cassa per il 2013 per un totale di 3.512 euro. In alternativa si può pagare in quattro rate, la prima con scadenza a fine mese. Il pagamento è obbligatorio per tutti i professionisti, con la sola e temporanea esclusione degli avvocati non iscritti alla Cassa fino alla data del primo febbraio scorso.Per questi esonerati, la Cassa indicherà in seguito tempi e modalità per il loro definitivo ingresso nella previdenza forense. Regole particolari saranno previste per gli avvocati che hanno superato i 40 anni di età, e per i casi di cancellazione dagli Albi in vigenza del prossimo regolamento. Il nuovo ordinamento forense prevede inoltre che la Cassa non debba applicare la prescrizione dei contributi stabilita dalla riforma Dini del 1995, potendo così stabilire una prescrizione calibrata per la categoria.