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Attenti allo Sheriff transnistriano (Inter avvisata, mezza salvata)

Umberto Folena sabato 2 ottobre 2021

Anche nelle fiabe più belle può nascondersi un lato oscuro. E tutte, assolutamente tutte le notizie, anche quelle in basso a sinistra e laterali e secondarie, celano un insegnamento. Così è per la vicenda dell’ignoto Sheriff, targato Moldova, che rifila un 2-1 all’arcinoto Real Madrid nel tempio profano del Santiago Bernabeu e vola in cima alla classifica del suo girone di Champions. Sheriff... Con la sua stella a cinque punte, si direbbe una squadra di Dallas. Invece è di Tiraspol, repubblica autoproclamata di Transnistria, e proviamo pure a rintracciarla su una cartina muta d’Europa. Quante domande. Tiraspol, ad esempio: «La città – scrive Franco Vanni (“Republica”, 30/9) – è meta di un turismo ultraelitario: appassionati di architettura brutalista, studiosi della conversione industriale post sovietica e nostalgici dell’Urss». Ironia, supponiamo. Meno ironico il ritratto di Giulia Zonca (“Stampa”, 30/9): «La compagnia Sheriff entra in affari nel 1993, una holding che si occupa di tutto e soprattutto lo fa in un regime di monopolio. L’unica azienda di telefonia mobile della zona, l’unica rete televisiva privata della regione, l’unica catena di supermercati nel giro di chilometri e pure un partito politico, affiliato alla Russia che per non dare nel’occhio (ecco, qui un po’ d’ironia affiora, ndr) occupa anche il territorio militarmente (...). La Sheriff esiste dal 1997, l’hanno creata due ex spie del Kgb ed è un pezzo del sistema Transnistria».
Per saperne di più, Cosimo Cito (“Repubblica”, 30/9) intervista il trasnsistriano più noto in Occidente, Nicolai Lilin, tatuatore, romanziere (dal suo “Educazione siberiana” Gabriele Salvatores ha tratto un film), militare tuttora in servizio, che vive a Milano e alla domanda: «Come si vive a Tiraspol?» candidamente risponde: «Tutto sommato in pace, anche se nel Paese dilaga il malaffare: traffico di droga, anabolizzanti, armi, ragazze destinate al mercato della prostituzione in Occidente. Chi può emigra». Sarà la “pace siberiana”... Il prossimo 19 ottobre l’Inter volerà a Tiraspol nella tana dello Sheriff. Squadra avvisata, mezza salvata.