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Quinto il Taumaturgo. Assisteva poveri e malati Curò i suoi torturatori

Matteo Liut venerdì 2 marzo 2018
Il martirio può avvenire in diversi modi ma tutte le persecuzioni hanno qualcosa in comune: mirano a spegnere i doni che i cristiani offrono al mondo gratuitamente. San Quinto il Taumaturgo aveva ricevuto il dono di saper curare e guarire gli uomini, ma il suo carisma era un “pericolo” per i potenti dell'epoca. Era nato in Frigia e, dopo essersi trasferito in Eolide (altra regione dell'Asia Minore), si dedicò all'assistenza ai poveri e ai malati. A Kyme, ai tempi dell'imperatore Aureliano (270-275), fu arrestato dal governatore Rufo, che però, dopo essere stato guarito dallo stesso Quinto, lo lasciò libero. Quaranta giorni più tardi il Taumaturgo fu fermato e torturato da un altro magistrato, ma guarì miracolosamente dalle ferite e per questo venne lasciato andare. Per le torture subite Quinto è ricordato come martire, pur essendo morto più tardi, attorno al 285.
Altri santi. San Troade, martire (III sec.); sant'Angela de la Cruz, religiosa (1846-1932).
Letture. Gen 37,3-4.12-13.17-28; Sal 104; Mt 21,33-43.4.
Ambrosiano. Feria aliturgica.