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Assegni familiari, ancora ritocchi

Vittorio Spinelli martedì 23 giugno 2009
Puntualmente, dal 1° luglio, aumentano gli assegni familiari dei lavoratori dipendenti, dei pensionati da lavoro dipendente e di categorie particolari (soci dipendenti di cooperative, armatori, caratisti ecc.). Tuttavia gli aumenti si traducono ogni anno in semplici ritocchi agli importi in corso. Quello che varia è in realtà il livello del reddito familiare sul quale sono commisurati gli importi fissi degli assegni. La rivalutazione che andrà in vigore tra alcuni giorni è effetto della variazione del costo della vita registrata tra il 2008 ed il 2007, risultata pari al 3,2%. È questa la percentuale applicata ai livelli di reddito che danno diritto all'assegno per il nucleo familiare.
Tutte le cifre (redditi e importi) sono contenute in tredici tabelle, che sono allegate alla recente circolare dell'Inps n. 81 del 16 giugno scorso, relative a diverse composizioni dei nuclei familiari.
I redditi familiari sono quelli prodotti, come indica la legge, nell'anno solare che precede il 1° luglio di ciascun anno ed hanno valore fino al 30 giugno dell'anno successivo. Ad esempio, per il periodo 1° luglio 2009 - 30 giugno 2010, si deve considerare il reddito prodotto nel 2008. Molto spesso il "nucleo familiare" considerato dalla legge non coincide con la "famiglia" reale che comprende anche i figli maggiorenni, gli anziani ed altri parenti conviventi, che formano un organismo unico, centro di affetti e di bisogni, e che pure "pesano" su quegli stessi livelli di reddito che la legge considera oggi solo per una parte dei componenti la famiglia. Dal 2007 sono stati inclusi nel "nucleo" anche i figli studenti e gli apprendisti di età non superiore a 26 anni di età. Tuttavia, secondo una giurisprudenza ormai consolidata, permane immutato il compito dei genitori al mantenimento dei figli anche maggiorenni, qualsiasi sia l'età raggiunta, in presenza di gravi difficoltà economiche.
Assegni al coniuge. L'assegno familiare può essere pagato direttamente al coniuge del lavoratore o del pensionato. Ogni anno, possibilmente entro il 30 giugno, i lavoratori interessati possono chiedere alla rispettiva azienda (o alla previdenza) il pagamento degli assegni relativi al periodo che va da luglio a giugno dell'anno successivo. Le eventuali richieste personali del coniuge devono essere invece inoltrate direttamente all'Inps.
Protocollo sulla famiglia. In collaborazione con la Presidenza del Consiglio, l'Inps ha attivato una serie di iniziative per ottimizzare i servizi e le tutele offerte dall'Istituto a sostegno della famiglia. Oltre al consueto canale telefonico con l'utenza (803164 gratuito), è attiva sul sito www.inps.it, sezione "sostegno al nucleo familiare", una guida aggiornata sui requisiti minimi e sulle modalità per richiedere gli assegni, riguardanti i lavoratori dipendenti, i lavoratori domestici, gli agricoli, i parasubordinati e gli assegni concessi dai Comuni alle famiglie con almeno 3 figli minori.