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Anzianità, la finestra di gennaio

Vittorio Spinelli mercoledì 27 dicembre 2006
 Discussioni a non finire sull'ennesima riforma delle pensioni. Già in gennaio, con tutte le riserve del caso, saranno rese note le misure, in parte preannunciate, che concretamente favoriranno o sconsiglieranno i prossimi pensionamenti. In compenso potrebbe essere completamente eliminato il divieto di cumulo tra la pensione e altri redditi da lavoro. E nemmeno la più tranquilla pensione di vecchiaia è esente da apprensioni, dal momento che lo stesso Inps ha pubblicato uno «studio» per eventuali modifiche all'età pensionabile per le donne. A spingere ora tutti i cinquantasettenni agli sportelli dell'Inps e dell'Inpdap è soprattutto il perenne clima di incertezza sul futuro della previdenza. La caccia alla pensione di anzianità è aperta intanto per coloro che maturano entro il 31 dicembre prossimo i requisiti richiesti per la «finestra» che si apre il 1° gennaio:a) lavoratori dipendenti pubblici e privati, con 35 anni di contributi e 57 anni di età al 30 settembre 2006. In particolare, è cessato ogni sconto sull'età per i lavoratori «operai» e «precoci»: i 57 anni anagrafici sono ormai il minimo per tutti.b) lavoratori dipendenti pubblici e privati, con 39 anni di contributi al 30 settembre 2006, a prescindere dall'età.c) lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti) con 35 anni di contributi e 58 anni di età entro il 30 giugno 2006.d) lavoratori autonomi con 40 anni di contributi al 30 giugno 2006, a prescindere dall'età.Per chi lo desidera, l'accesso alla pensione è consentito anche dopo il 1° gennaio, nei mesi e negli anni a venire senza alcuna limitazione, se non quella, imposta solo ai lavoratori dipendenti, di aver cessato il lavoro prima della decorrenza della pensione. Per la finestra di gennaio si presentano le dimissioni entro il prossimo 29 dicembre. Gli autonomi invece possono regolarmente proseguire senza interruzioni l'attività senza doversi cancellare dagli elenchi di categoria.Superbonus Se ha maturato i requisiti descritti, potendo così percepire la pensione già da Capodanno, il lavoratore dipendente può tuttavia continuare a lavorare e chiedere il superbonus, pari a poco meno del 50% della retribuzione, sullo stipendio di gennaio. La richiesta deve essere fatta però entro il 29 dicembre, perché anche con un solo giorno di ritardo (cioè il 2 gennaio 2007), il bonus slitterà a febbraio. Il beneficio terminerà il 31 dicembre 2007 e fino ad allora non saranno più trattenuti i contributi Inps per la pensione. L'importo dell'assegno rimarrà fermo a quanto maturato alla decorrenza teorica del 1° gennaio 2007. L'Inps rilascia una speciale certificazione sulla situazione contributiva degli interessati, attestando ufficialmente il diritto alla pensione di anzianità. Solo questo documento, da consegnare al datore di lavoro, apre la strada al superbonus. Si ricorda che il beneficio è esente da ogni imposizione fiscale.