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Antonio Maria Claret. Non abbattersi se il mondo pare voler vivere senza fede

Matteo Liut domenica 24 ottobre 2021
Nella Giornata missionaria mondiale un santo della missione, un uomo del Vangelo che si è spinto oltre i confini geografici e umani per costruire un mondo migliore. Il segno di sant'Antonio Maria Claret vive ancora oggi nella famiglia religiosa da lui fondata e la sua eredità è un invito a non abbattersi davanti a un mondo che sembra voler fare a meno della fede. Nato in Catalogna nel 1807, a 28 anni fu ordinato sacerdote: sognava di diventare missionario ma dovette rinunciare a causa della salute malferma, che lo costrinse a “limitare” la predicazione tra la Catalogna e le Canarie nelle missioni popolari. Nel 1849 ebbe l'idea di fondare una congregazione, i Missionari del Cuore Immacolato di Maria, e nello stesso anno fu nominato arcivescovo di Santiago di Cuba. Fino al 1857 fu pastore tra la gente, promuovendo opere concrete a favore degli ultimi e inimicandosi i potenti, che non vedevano di buon occhio il suo impegno. Fu poi richiamato a Madrid come confessore dalla regina, che egli seguì anche in esilio a Parigi. Partecipò al Concilio Vaticano I e morì nel 1870 a Narbona.
Altri santi. San Luigi Guanella, sacerdote (1842-1915); beato Giuseppe Baldo, sacerdote (1843-1915).
Letture. Romano. Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52.
Ambrosiano. At 8,26-39; Sal 65 (66); 1Tm 2,1-5; Mc 16,14b-20.
Bizantino. Gal 6,11-18; Lc 8,27-39.