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Ancora un decreto per accompagnare i lavoratori "fragili"

Vittorio Spinelli martedì 12 gennaio 2021
Sin dalla sua comparsa il coronavirus ha richiesto immediati interventi della previdenza a tutela dei lavoratori coinvolti nell'emergenza sanitaria. E ha messo in luce la presenza dei cosiddetti "lavoratori fragili", un'estesa categoria composta di dipendenti pubblici e privati, qualificati come "disabili" in base ai criteri della legge 104 del 1992, in condizioni di immunodepressione oppure con esiti di patologie oncologiche o che necessitano di terapie salvavita. Una presenza diffusa in tutti i settori lavorativi, ospedali, case di riposo, scuole, negozi, trasporti, uffici ecc. e in genere in ambienti a contatto con il pubblico.
La necessità di contemperare la continuità del lavoro ma con un maggiore rischio di aggravamento delle condizioni di salute è stata regolata già dal primo dei decreti per l'emergenza (n.18/2020). È stata quindi consentita la possibilità di assentarsi durante il Covid per le necessarie cure mediche purché avvalorata da uno specifico attestato medico-legale di inidoneità al lavoro. Le disposizioni del decreto sono state valide fino al 15 ottobre 2020. Da allora, impegnati a curarsi anche oltre le assenze retribuite consentite dal contratto di lavoro, molti hanno fatto ricorso all'utilizzo improprio delle ferie, dei permessi ecc. con conseguenze sullo stipendio e nei casi estremi fino al licenziamento.
La situazione normativa è stata ripresa dalla nuova legge di bilancio che, proiettata al nuovo anno, ha ripristinato la tutela dei lavoratori fragili solo per i mesi di gennaio e febbraio 2021. È rimasto così scoperto il periodo 16 ottobre-31 dicembre 2020, che può essere recuperato solo con una nuova disposizione ad hoc. Si presenta ora l'occasione nell'annunciato decreto di "riparazione" di alcune sviste del testo della legge di bilancio.
Anche la possibile alternativa del lavoro dei fragili svolto da casa ("lavoro agile") non appare idonea a ricomprendere la grande varietà di situazioni da tutelare. Singoli settori dei servizi hanno tuttavia provveduto a una propria regolamentazione.
Scuole private. La Federazione delle scuole materne-Fism ha concordato con i sindacati di occupare, come possibile, i lavoratori fragili in modalità agile oppure di assegnarli ad altre mansioni, anche inferiori, garantendo in ogni caso lo stesso salario. L'accordo si applica dall'11 gennaio fino al 31 agosto 2021.