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Amianto, ripartono gli assegni

Vittorio Spinelli martedì 5 maggio 2009
Pensioni più favorevoli per i lavoratori che hanno sofferto l'esposizione prolungata all'amianto. In realtà, il beneficio è di vecchia data e risale alla legge 257 del 1992 ma, nel corso degli anni, sindacati, governo ed enti previdenziali si sono a lungo confrontati sull'opportunità di estendere il risarcimento della previdenza per periodi lavorativi che ne erano rimasti esclusi a causa delle formalità della legge.
Un accordo è stato raggiunto e inserito nel Protocollo sul Welfare in vigore dal 1° gennaio 2008. Solo in questi giorni però la vicenda può dirsi effettivamente conclusa, avendo dovuto attendere l'adozione di alcuni provvedimenti applicativi. L'ultimo, in particolare, è un decreto ministeriale che ha individuato 15 impianti industriali, dislocati nel nord e nel sud Italia, presso i quali i rispettivi dipendenti, per reparti e per linee di lavorazione, devono essere considerati particolarmente esposti all'amianto e quindi ammessi al risarcimento della previdenza. La pensione da chiedere all'Inps è subordinata ad una certificazione ufficiale rilasciata dall'Inail sul danno subito dal lavoratore. Per acquisire questa certificazione la legge ha concesso un anno di tempo che si conclude il prossimo 11 maggio. Gli interessati sono i lavoratori non titolari di pensione fino a tutto il dicembre 2007 e che hanno già richiesto all'Inail il riconoscimento dell'esposizione all'amianto entro il 15 giugno 2005. Inoltre, devono essere stati a contatto con l'amianto presso le aziende individuate, in periodi successivi al 1992 e fino all'avvio delle operazioni di bonifica, determinata dalla Asl di zona, in ogni caso non oltre il 2 ottobre 2003.
Pensione Inps. Per ottenere l'assegno dell'Inps, il lavoratore deve presentare sia la certificazione di esposizione all'amianto per attività svolta fino al 1992, sia quella per periodi successivi fino all'avvio della bonifica. Nella pensione sarà inserito l'intero periodo lavorativo certificato dall'Inail, moltiplicato per il coefficiente 1,5, valido sia per maturare il diritto alla pensione sia per aumentare l'importo della rata. L'anzianità contributiva, compreso il beneficio, non può superare i 40 anni. Le pensioni ordinarie, già liquidate da gennaio 2008 in poi, possono essere integrate con la certificazione Inail e ricalcolate col beneficio per l'amianto. L'Inps avvisa che, indipendentemente dalla pensione, il lavoratore può presentare la certificazione dell'Inail, per inserirla nel proprio conto assicurativo ed utilizzarla in seguito.
Familiari del lavoratore. Il risarcimento della previdenza è riconosciuto, a domanda, anche ai familiari del lavoratore deceduto dopo il 1° gennaio 2008 e che prima della morte aveva maturato i benefici pensionistici previsti.
Decreto incentivi. Il recente decreto sugli incentivi fiscali ha confermato i benefici per l'amianto sulle pensioni già liquidate in base agli accertamenti Inail sui lavoratori esposti per almeno 10 anni.