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Romualdo. Alla ricerca di Dio nel cuore dell'Italia

Matteo Liut martedì 19 giugno 2018
Il regno di Dio nasce dai tanti piccoli "mattoni di cielo" che ognuno posa attorno a sé, nel proprio "campo", e che insieme mostrano la strada di un mondo diverso, migliore. I "mattoni" posati da san Romulado furono molti e ancora oggi continuano a dare casa a chi cerca Dio. Una ricerca che lui aveva intrapreso in mezzo alla solitudine, in una vita ritirata, da eremita. Era nato a Ravenna tra il 951 e il 953 e a causa forse di un fatto di sangue che segnò la sua nobile famiglia si decise per la vita monastica. Dopo un'esperienza di formazione in Spagna, tornò in Italia nell'anno 988 portando il sogno di una riforma del monachesimo benedettino sull'Appennino. Nel 1001 divenne abate di Sant'Apollinare in Classe, ma un anno dopo abbandonò l'incarico. Infine nel 1012 fondò l'eremo di Camaldoli, cuore della Congregazione Camaldolese. Morì nel 1027 a Valdicastro (Fabriano).
Altri santi. Gervasio e Protasio, martiri (II-III sec.); santa Giuliana Falconieri, vergine (1270-1341).
Letture. 1Re 21,17-29; Sal 50; Mt 5,43-48.
Ambrosiano. Sap 3,1-8; Sal 112; Ef 2,1-10; Lc 12,1b-8.