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Bonaventura. Alla ricerca delle impronte del Creatore

Matteo Liut lunedì 15 luglio 2019

Conoscere il mondo per arrivare a Dio, perché nella creazione è impressa l’impronta del Creatore: è una via che unisce mente e cuore quella indicata da Bonaventura, religioso francescano, teologo, vescovo, santo e dottore della Chiesa vissuto tra il 1218 e il 1274. Giovanni Fidanza era nato a Bagnoregio (Viterbo), da piccolo fu guarito da san Francesco, che esclamò: “oh bona ventura”. Da quel momento Giovanni divenne per tutti Bonaventura. A Parigi compì i suoi studi ed entrò nell’ordine dei Frati Minori. Nel 1257 divenne generale dell’ordine francescano; venne poi nominato vescovo di Albano e cardinale. Prese parte al secondo Concilio di Lione, città dove morì nel 1274. Sono numerose le sue opere di carattere mistico e teologico, tra le quali spicca la “Legenda maior”, biografia di san Francesco.

Altri santi. Beato Bernardo II di Baden, margravio (1428-1458); san Pompilio Maria Pirrotti, religioso (1710-1766).

Letture. Es 1,8-14.22; Sal 123; Mt 10,34-11,1.

Ambrosiano. Dt 26,1-11; Sal 43 (44); Lc 8,4-15.