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Alfonso Maria de' Liguori. Da avvocato a prete e vescovo, compagno dell'umanità ferita

Matteo Liut domenica 1 agosto 2021
L'umanità piegata dalla sofferenza ed emarginata è lo spazio dove Dio si rivela e dove il suo amore compie i segni più grandi. E fu proprio per accompagnare quell'umanità che s'impegnò sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo e dottore della Chiesa. Nato a Napoli il 27 settembre 1696 in una famiglia nobile, studiò filosofia e diritto. Per un periodo si dedicò all'avvocatura, ma dopo un'esperienza negativa decise di seguire la via della consacrazione sacerdotale. Ordinato prete nel 1726, quattro anni più tardi incontrò i pastori durante un momento di forzato riposo; si convinse così della necessità di farsi apostolo in mezzo a loro e a tutti i poveri. Lasciata Napoli, con alcuni compagni, guidati dal vescovo di Castellammare di Stabia, fondò la Congregazione del Santissimo Salvatore (i Redentoristi), che fu approvata poi da papa Benedetto XIV. Nel 1760 venne nominato vescovo di Sant'Agata, dedicandosi alla sua diocesi con dedizione e mantenendo la carica di rettore maggiore della Congregazione. Morì il 1 agosto del 1787 a Nocera de' Pagani dove si era ritirato per motivi di salute.
Altri santi. Santi Maccabei, fratelli martiri (168 a.C.); san Leone di Montefeltro, vescovo (III sec.).
Letture. Romano. Es 16,2-4.12-15; Sal 77; Ef 4,17.20-24; Gv 6,24-35.
Ambrosiano. 1Re 7,51-8,14; Sal 28 (29); 2Cor 6,14-7,1; Mt 21,12-16.
Bizantino. 1Cor 4,9-16; Mt 17,14-23a.