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Alex e Pandora

Alberto Caprotti domenica 5 luglio 2020
Ad Alex Zanardi, che nel 2001 perse entrambe le gambe in un terribile incidente in pista, e che ora combatte nuovamente per restare aggrappato alla vita, il destino ha insegnato a provarci più che a vincere. Qualche anno fa durante un'intervista mi disse: «Nonostante tutto, non mi sono mai sentito sfortunato, ma ho sempre pensato a cosa avrei potuto fare con quello che mi era rimasto. Occorre sempre guardare cosa abbiamo intorno, e pensare che ogni giorno può comunque regalarci qualcosa di bello...». Che meraviglioso insegnamento quando neppure una tragedia riesce a piegarti, e nemmeno a farti arrabbiare con la vita. È un privilegio che tocca ai migliori, lasciando a tutti gli altri il dubbio. Siamo capaci di girare la testa, di trovare la luce nel buio? Forse è solo una questione di speranza. Lo insegna la leggenda di Pandora, che un giorno scoperchiò il vaso, liberando così tutti i mali del mondo, cioè il vizio e gli spiriti maligni della vecchiaia, della gelosia, della malattia e della pazzia. Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza, che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso. Da allora il mondo divenne un luogo desolato e inospitale simile a un deserto, finché Pandora aprì nuovamente il vaso per far uscire anche la speranza. E il mondo riprese a vivere.