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Ai collaboratori "doc" il nuovo sussidio di disoccupazione

Vittorio Spinelli martedì 12 luglio 2016
Nella sua recente Relazione Annuale 2015 l'Inps ha segnalato la creazione di 500mila nuovi posti di lavoro. A questo effetto positivo della riforma del lavoro ha contribuito anche un travaso di finti lavoratori autonomi (collaboratori con partita Iva) fra i nuovi assunti come dipendenti a tempo indeterminato o a termine. Per i veri collaboratori la stessa riforma ha aggiornato le caratteristiche e i requisiti del lavoro autonomo/parasubordinato, introducendo nuove tutele. Un successivo passo è previsto ora con la prossima legge di Stabilità che dovrebbe portare ad una graduale riduzione del contributo alla Gestione separata Inps portandolo al 24%.Per i collaboratori coordinati e continuativi, coinvolti come i dipendenti nelle strette dell'economia, il Jobs act ha istituito per il 2015 una speciale indennità di disoccupazione, con la sigla "DisColl", riservata ai collaboratori doc nel pubblico e nel privato, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps, non pensionati e che abbiano perso involontariamente la propria occupazione. Come requisiti sono richiesti l'essere disoccupato al momento della domanda ed avere almeno tre mesi di contributi accreditati alla Gestione nel periodo dal 1° gennaio dell'anno precedente fino al giorno di cessazione dell'attività.12 luglio. Il nuovo sussidio è liquidato dall'Inps anche ai disoccupati nel 2016, previa richiesta dell'interessato da fare esclusivamente in via telematica. La domanda va presentata entro 68 giorni dall'inizio dello stato di disoccupazione. Oggi tuttavia è ancora in termini, fino a questa mezzanotte, chi ha perso il lavoro nel periodo tra il 1° gennaio e il 5 maggio 2016. In questa data infatti l'Inps ha emesso la circolare 74/2016 con le istruzioni per la DisColl 2016 e da questa data l'Istituto fa partire il conteggio dei primi 68 giorni utili per le domande. La scadenza può essere tuttavia condizionata da periodi di maternità o di degenza ospedaliera. In questi casi le relative giornate neutralizzano il decorso dei 68 giorni, che si allungano quanto gli stessi periodi di maternità o di degenza. Il rispetto della scadenza ordinaria consente di ottenere il sussidio a partire dall'8° giorno dopo la cessazione della collaborazione.Esclusi. Come da indicazione dell'Inps, sono esclusi dalla tutela dell'indennità gli assegnisti di ricerca, i dottorandi e i titolari di borsa di studio del Miur, avendo i relativi compensi una diversa natura. Senza una convincente spiegazione, la legge non ha considerato altri assicurati alla Gestione e ugualmente a rischio disoccupazione, come i venditori a domicilio, gli associati in partecipazione ecc.