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Agnese. Giovane vittima della persecuzione ha mostrato la forza della fede cristiana

Matteo Liut martedì 21 gennaio 2020
Chi sceglie Dio agli occhi del mondo diventa un segno della trascendenza, del "totalmente altro" che abita in mezzo agli uomini. Così fu per sant'Agnese, che era figlia di una famiglia patrizia romana e quando aveva appena 12 anni si ritrovò, da cristiana, vittima della persecuzione scatenata dall'imperatore (forse quella voluta da Decio attorno al 250, oppure quella di Diocleziano dal 303). A denunciarla fu un giovane che si era invaghito di lei e che era stato respinto: Agnese aveva offerto la propria verginità a Cristo. Venne quindi esposta nuda nei pressi di quella che oggi è piazza Navona, ma nessuno poté avvicinarsi: un uomo che aveva provato a toccarla era morto, anche se era tornato in vita poco dopo per intercessione della stessa martire. Cercarono di ucciderla gettandola nel fuoco, ma questo si estinse; infine venne uccisa con un colpo di spada alla gola, come un agnello. I segni miracolosi avevano mostrato ai persecutori pagani la forza della fede cristiana.
Altri santi. Sant'Epifanio di Pavia, vescovo (438-496); sant'Albano Roe, sacerdote e martire (1535-1642). Letture. 1Sam 16,1-13; Sal 88; Mc 2,23-28. Ambrosiano. Sir 44,1;45,23-46,1; Sal 77 (78); Mc 3,22-30.