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Dionigi lAreopagita. Affascinato dalla «pazzia» della Risurrezione

Matteo Liut venerdì 3 ottobre 2014
Davanti alla risurrezione di Cristo la ragione fa fatica a trovare le motivazioni per accettare un così grande mistero e fin dall'inizio della storia cristiana i credenti hanno dovuto fare i conti con una giusta richiesta di "ragionevolezza" da parte di chi riceveva l'annuncio. La testimonianza personale, che coinvolge cuore, mente e spirito, è la chiave giusta per portare all'umanità in questa apparente "pazzia". Lo dimostra la vicenda degli apostoli e ce lo ricorda quanto successe a san Paolo ad Atene: i greci lo ascoltarono ma in pochi accettarono l'enormità del messaggio che stava offrendo loro. Tra questi c'era un certo Dionigi, membro dell'Areopago (da qui "l'Areopagita"): aveva colto la verità che stava dietro le parole di Paolo.Altri santi. San Cipriano di Tolone, vescovo (V-VI sec.); beati Ambrogio Francesco Ferro e 27 compagni, martiri (1645). Letture. Gb 38,1.12-21;40,3-5; Sal 138; Lc 10,13-16. Ambrosiano. 2 Tm 2,8-15; Sal 93; Lc 20,45-47.