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Adriano di CanterburyAutorevole guida e maestro, testimone di umiltà e saggezza

Matteo Liut mercoledì 9 gennaio 2019
L'umiltà cristiana non è finto buonismo ma consapevole scelta del proprio posto nel mondo, poiché nasce dalla coscienza della propria chiamata e quindi della propria identità. Un modello di questa saggezza radice di umiltà è sant'Adriano di Canterbury, abate vissuto tra il VII e l'VIII secolo. Era originario dell'Africa ed era abate di Nerida in Campania quando il papa san Vitaliano lo chiamò a diventare vescovo di Canterbury. Adriano rifiutò e indicò l'amico Teodoro di Tarso al suo posto, accettando di seguirlo e affiancarlo nel suo ministero episcopale come consigliere. Divenne così abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo, che poi fu dedicato a Sant'Agostino. Sotto la sua guida crebbe così un fiorente centro di formazione per numerosi vescovi e punto di riferimento per la Chiesa di tutta l'isola.
Altri santi. San Marcellino di Ancona, vescovo (VI sec.); sante Agata Yi e Teresa Kim, martiri (XIX sec.).
Letture. 1Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52.
Ambrosiano. Ct 1,2-3b.4b.15;2,2-3b.16a;8,6a-c; Sal 44; Gv 3,28-29.