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Acerra, museo per la rinascita

AA. VV. sabato 12 aprile 2014
C'è un'Acerra che si libera della storia recente, fatta di termovalorizzatore, balle di spazzatura, versamenti tossici e polemiche, e ritrova il passato, le radici, la coscienza civica, la memoria collettiva. Presto racchiusi e da ammirare e studiare nel neonato Museo di Archeologia e Storia del territorio di Acerra e Suessola. Nei locali del Castello Baronale, un tempo adibiti a scuderie, troveranno adeguata sistemazione gli oltre 700 reperti archeologici rinvenuti nel territorio comunale, in parte appartenenti alla collezione Spinelli, e attualmente custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Un notevole patrimonio storico-archeologico, affidato alla città dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, che costituirà una tappa fondamentale per ripercorrere un pezzo dell'importante storia di Acerra: la città romana e la Suessola etrusca. «Un cambiamento, una svolta per il futuro della città di Acerra – annota il sindaco Raffaele Lettieri –, soprattutto perché i cittadini si riconoscano in questa istituzione, perché sviluppino un senso di orgoglio e di partecipazione collettiva alla vita del Museo e del Castello, di nuovo centro culturale della città». Dal vescovo Antonio Di Donna il commento soddisfatto: «I reperti archeologici ritornano a casa in un momento non facile per il nostro territorio. Dico sempre che occorre reagire a questo clima pesante ed una delle forme di reazione è proprio il recupero del bello e delle nostre radici».