Papa

L'arrivo. Suore benedettine nell'ex casa di Benedetto XVI

Riccardo Maccioni giovedì 4 gennaio 2024

Papa Francesco e Benedetto XVI nel monastero Mater Ecclesiae

Cambiano le inquiline dell’ex casa di Benedetto XVI. Sono infatti arrivate al Mater Ecclesiae, il monastero nei Giardini vaticani abitato dal Papa emerito dalla rinuncia fino alla morte, sei religiose argentine dell'Ordine Benedettino dell'Abbazia di Santa Scolastica di Victoria, invitate a vivere lì da papa Francesco. Secondo quanto riferito da Vatican News, ad accoglierle è stato il presidente del Governatorato vaticano, il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, che si è recato all'aeroporto di Fiumicino ad aspettarle. Appena giunte al monastero le suore si sono recate alla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani per pregare davanti alla statua della Madonna, copia dell'effigie che si venera a Massabielle.

Le religiose argentine in preghiera nei Giardini Vaticani - Vatican Media

Il monastero,che non ha mai smesso di essere luogo di preghiera, torna dunque residenza di ordini contemplativi come voluto da Giovanni Paolo II che con il Breve “La vita contemplativa” del 25 marzo 1994 eresse canonicamente nella Città del Vaticano un monastero di religiose «per sostenere il Santo Padre nella sua quotidiana sollecitudine per tutta la Chiesa, attraverso il ministero della preghiera, dell'adorazione, della lode e della riparazione, essendo così una presenza orante nel silenzio e nella solitudine». E fu sempre papa Wojtyla a voler dedicare il monastero a Maria Madre della Chiesa. A invitare le religiose argentine arrivate ieri è stato, come detto papa Francesco, con una lettera datata 1° ottobre 2023.

Il monastero Mater Ecclesiae - Foto di archivio

Il monastero, costruito tra il 1992 e il 1994 sorge su un ex ufficio della gendarmeria vaticana, si trova sopra la Casina Pio IV e dista circa 350 metri da Casa Santa Marta, dove vive papa Francesco. Secondo uno statuto interno ogni cinque anni dovrebbe cambiare l’ordine monastico che vi risiede. Così dal 1994 al 1999 la struttura è stata abitata dalla clarisse, poi da carmelitane scalze, e, fino al 2012, da monache della Visitazione. Infine, a seguito della rinuncia al ministero petrino, dal 2 maggio 2013 e fino alla morte (31 dicembre 2022) il monastero è stato residenza di Benedetto XVI. Con lui il segretario particolare monsignor Georg Gänswein e quattro memores Domini, consacrate laiche appartenenti a Comunione e Liberazione.