Papa

Il decreto. Sarà beata suor Aguchita, uccisa in Perù da Sendero Luminoso

Redazione Internet sabato 22 maggio 2021

Sarà beata suor Maria Agostina Rivas López, detta Aguchita (al secolo Antonia Luzmila), religiosa professa della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore. Nata a Coracora (Perù) il 13 giugno 1920 e uccisa, in odio alla Fede, a La Florida (Perù) il 27 settembre 1990; fu la prima religiosa a essere deliberatamente assassinata per mano dei guerriglieri di Sendero Luminoso. Insieme a lei morirono 6 abitanti del villaggio.

Il Papa ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi ad emanare il decreto che riconosce il "martirio" di suor Aguchita, che aveva scelto di essere accanto alle popolazioni indigene dell'Amazzonia, nonostante i pericoli, nella zona in cui operava, derivanti dai conflitti tra le forze armate e i rivoluzionari.

QUI IL COMUNICATO

Suor Aguchita era nata il 13 giugno 1920 a Coracora, in Perù, a 14 anni si era trasferita a Lima per studiare nel Collegio Sevilla, diretto dalle Suore della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore. Nel 1949 emette la professione religiosa perpetua e quasi 40 anni dopo, nel 1988, venne inviata nella missione della Congregazione nel villaggio La Florida dove rimane nonostante i pericoli e il rischio che correva.

I nuovi Venerabili

Approvati anche, durante l’udienza odierna, i Decreti per il riconoscimento delle virtù eroiche di sei nuovi Venerabili; ecco chi sono.

Il sacerdote italiano don Felice Canelli, nato a San Severo, in provincia di Foggia, e morto all’età di 97 anni nel 1977. La sua vita di sacerdote, animato dal carisma di San Giovanni Bosco, è segnata da una fede limpida, dalla dedizione ai giovani e dall’amore a Dio che lo porta ad amare tutti con tenerezza. Divenuto nel 1927 parroco nella parrocchia periferica “Croce Santa”, riveste diversi incarichi nell’associazionismo cattolico in particolare nell’Azione Cattolica, proprio per la sua attività pastorale, durante il fascismo, viene imprigionato. Nel dopoguerra si prodiga per sostenere la gente rimasta senza l’indispensabile, dando vita a numerose iniziative sociali.

Il Servo di Dio Bernardo della Madre del Bell’Amore (al secolo: Sigismondo Kryszkiewicz), sacerdote professo della Congregazione della Passione di Gesù Cristo; nato il 2 maggio 1915 a Mława (Polonia) e morto a Przasnysz (Polonia) il 7 luglio 1945. Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, viene destinato a Rawa Mazowiecka, dove, durante il bombardamento della città da parte dei sovietici, arriva a scavare con le proprie mani per salvare i superstiti e amministrare l’Unzione dei malati ai moribondi nelle strade. Muore a causa del tifo, il 7 luglio 1945, all’età di 30 anni.

Il Servo di Dio Mariano Gazpio Escurra, sacerdote dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti; nato a Puente la Reina, Navarra, Spagna, il 18 dicembre 1899 e morto a Pamplona il 22 settembre 1989. Missionario in Cina dal 1924, in un piccolo villaggio, Chengliku, di circa 70 famiglie, 40 delle quali cristiane. Continua la sua opera di evangelizzazione in varie località cinesi. Nel 1951, dopo l’arresto di diversi missionari, viene richiamato in Spagna.

La Serva di Dio Colomba di Gesù Ostia, al secolo Anna Antonietta Mezzacapo, era Priora del Monastero di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze di “Marcianise”.

La Serva di Dio Antonia Lesino, dell’Istituto Secolare “Piccola Famiglia Francescana”, nasce a Milano l’11 ottobre 1897. Infermiera, muore a Brescia il 24 febbraio 1962 investita da una macchina.

Il Servo di Dio Alessandro Bálint nasce a Szeged-Alsóváros il primo agosto 1904 e muore a Budapest, in Ungheria, il 10 maggio 1980. Nel 1943 fondò il Movimento Popolare dei Socialisti Cattolici e, l’anno successivo, partecipò alla fondazione del Partito Popolare Democristiano. Nel 1945, si iscrive al Partito Popolare Democratico Cristiano (KDNP), divenendone successivamente dirigente e poi deputato al Parlamento. Nel 1951 è privato dell’insegnamento perché persona non gradita per la sua militanza nel Partito Popolare. La sua storia è segnata dalla profonda dedizione alla moglie che a un certo punto lo lascia, concependo un figlio con un altro uomo. Riaccoglie a casa la donna, ammalatasi di Parkinson, e rimasta sola, sostenendola insieme al ragazzo che tratta con amore come suo figlio.