Papa

Santa Marta. L'amore di Dio aggiusta le nostre storie storte

Sergio Centofanti - Radio vaticana lunedì 13 gennaio 2014
L’amore di Dio aggiusta i nostri sbagli, le nostre storie di peccatori, perché non ci abbandona mai, anche se noi non capiamo questo amore: è quanto ha affermato il Papa celebrando stamane la Messa a Santa Marta in questo primo lunedì del Tempo ordinario. Gesù chiama Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni: stanno pescando, ma lasciano subito le reti e lo seguono. Commentando il Vangelo del giorno, il Papa sottolinea che il Signore vuole preparare i suoi discepoli alla loro nuova missione. “E’ proprio di Dio, dell’amore di Dio” – afferma Papa Francesco – “preparare le strade … preparare le nostre vite, per ognuno di noi. Lui non ci fa cristiani per generazione spontanea: Lui prepara! Prepara la nostra strada, prepara la nostra vita, da tempo”:“Sembra che Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni siano stati qui definitivamente eletti, sì sono stati eletti! Ma loro in questo momento non sono stati definitivamente fedeli! Dopo questa elezione hanno sbagliato, hanno fatto proposte non cristiane al Signore: hanno rinnegato il Signore! Pietro in grado superlativo, gli altri per timore: sono spaventati e sono andati vita. Hanno abbandonato il Signore. Il Signore prepara. E poi, dopo la Resurrezione, il Signore ha dovuto continuare questo cammino di preparazione fino al giorno di Pentecoste. E dopo Pentecoste anche, alcuni di questi - Pietro, per esempio ha sbagliato e Paolo ha dovuto correggerlo. Ma il Signore prepara”.Così – prosegue il Papa - il Signore “ci prepara da tante generazioni”: “E quando le cose non vanno bene, Lui si immischia nella storia e arrangia la situazione e va avanti con noi. Ma pensiamo alla genealogia di Gesù Cristo, a quella lista: questo genera questo, questo genera questo, questo genera questo… In quella lista di storia ci sono peccatori e peccatrici. Ma come ha fatto il Signore? Si è immischiato, ha corretto la strada, ha regolato le cose. Pensiamo al grande Davide, un grande peccatore e poi un grande santo. Il Signore sa! Quando il Signore ci dice ‘Con amore eterno, Io ti ho amato’ si riferisce a questo. Da tante generazioni il Signore ha pensato a noi, a ognuno di noi!”.“Mi piace pensare – afferma Papa Francesco - che il Signore abbia i sentimenti della coppia che è in attesa di un figlio: lo aspetta. Ci aspetta sempre in questa storia e poi ci accompagna durante la storia. Questo è l’amore eterno del Signore; eterno, ma concreto! Anche un amore artigianale, perché Lui va facendo la storia, va preparando la strada a ognuno di noi. E questo è l’amore di Dio” che “ci ama da sempre e mai ci abbandona! Preghiamo il Signore di conoscere questa tenerezza del suo cuore”. E questo – osserva - è “un atto di fede” e non è facile credere questo: “Perché il nostro razionalismo dice: ‘Ma come il Signore, con tante persone che ha, pensa a me? Ma ha preparato la strada a me!'. Con le nostre mamme, le nostre nonne, i nostri padri, i nostri nonni e bisnonni… Il Signore fa così. E’ questo il suo amore: concreto, eterno e anche artigianale. Preghiamo, chiedendo questa grazia di capire l’amore di Dio. Ma non si capisce mai! Si sente, si piange, ma capirlo di qua, non si capisce. Anche questo ci dice quanto grande è questo amore. Il Signore che ci prepara da tempo, cammina con noi, preparando gli altri. E’ sempre con noi! Chiediamo la grazia di capire col cuore questo grande amore”.