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L'udienza. Il Papa ai pellegrini slovacchi: la pace si fa anche con l'accoglienza

Redazione Internet sabato 30 aprile 2022

Papa Francesco bloccato dal male al ginocchio durante l'udienza ai pellegrini slovacchi

Papa Francesco ha rinnovato oggi l'invito a continuare con l'opera di accoglienza dei profughi ucraini, a pregare e lavorare per la pace. Incontrando un folto gruppo di pellegrini ed autorità dalla Slovacchia, Bergoglio ha ricordato il suo recente viaggio a Bratislava, svoltosi all'insegna del dialogo e dell'ospitalità. "Mi hanno fatto sapere che il grande tappeto usato per il palco durante l'incontro con la comunità Rom, a Kosice, è stato tagliato e distribuito tra le famiglie del quartiere, e può servire per l'accoglienza alla porta di ogni casa", ha sottolineato, "Come ospite sono stato ricevuto da voi con il pane e il sale. Il sale dell'accoglienza che rimanda al sale del Vangelo. E recentemente la vostra accoglienza si è dimostrata di nuovo, questa volta nel contesto tragico della guerra. In questi mesi tante vostre famiglie, parrocchie e istituzioni hanno ricevuto sotto il loro tetto le mamme con i bambini delle famiglie ucraine costrette a dividersi per mettersi in salvo, arrivati con il loro povero bagaglio".

"Guardando i loro occhi siete testimoni di come la guerra fa violenza ai legami familiari, priva i figli della presenza del papà, della scuola, e lascia nell'abbandono i nonni. Vi esorto a continuare a pregare e lavorare per la pace, che si costruisce nella nostra vita di ogni giorno, anche con questi gesti di carità accogliente. E so che siete solidali, oltre che con i fratelli vicini, anche con i lontani, come quelli di Cuba", ha aggiunto,

"Chi accoglie un bisognoso compie non solo un atto di carità, ma anche di fede, perché riconosce Gesù nel fratello e nella sorella. Che Dio vi conservi sempre ricchi del sale dell'accoglienza! E che il vostro sale non perda il sapore, rinnovandosi sempre attingendo linfa vitale dalle radici. So che voi siete fieri dell'eredità dei Santi Cirillo e Metodio. Vi invito a custodire e coltivare sempre questa eredità, per costruire ponti di fraternità insieme a tutti i popoli che si nutrono dalle stesse radici dell'evangelizzazione dell'Europa, con ambedue i polmoni del cristianesimo, di cui parlava il Santo Papa Giovanni Paolo II".

Alla fine dell'udienza con i pellegrini della Slovacchia, in Aula Paolo VI, papa Francesco ha detto: "Dopo io vi saluterò ma c'è un problema: questa gamba non va bene, non funziona, e il medico mi ha detto di non camminare. A me piace andare ma questa volta devo obbedire al medico. Per questo vi chiederò il sacrificio di salire le scale e vi saluto da qui, seduto. È una umiliazione ma lo offro per il vostro Paese", ha detto il Pontefice.

Bergoglio è quindi rimasto seduto nel ricevere il saluto di una lunga fila di pellegrini e autorità. "Adesso mi congedo, avrei voluto passare per salutare tutti voi", ha detto alla fine, "Ma vi saluto da qui. Prego per voi, prego per le vostre famiglie e per il vostro nobile popolo, avanti e coraggio. E poi vi chiedo, per favore, pregate per me.Si capisce". Quindi ha lasciato la Sala Nervi zoppicando visibilmente, appoggiandosi ad un prelato che lo accompagnava.