Papa

Il discorso. Il Papa: l'adozione è un piccolo seme del Regno di Dio

sabato 5 marzo 2022

L'udienza di papa Francesco all'associazione Agata Smeralda

"Recentemente, in una delle catechesi dedicate a San Giuseppe, ho toccato il tema dell'adozione dei figli. Ho lodato e incoraggiato i coniugi che aprono il cuore e la casa ad accogliere un bambino o una bambina che non ha famiglia. In modo analogo, questa sensibilità, questa apertura, questa paternità e maternità stanno anche alla base del vostro impegno". Così papa Francesco si è rivolto ai membri del "Progetto Agata Smeralda", organizzazione che collabora con la diocesi di Firenze e che si occupa di adozioni a distanza, ricevuti oggi in udienza in Vaticano con l'arcivescovo, card. Giuseppe Betori.

"Infatti, chi sceglie di fare un'adozione a distanza è spinto dal desiderio di dare una mano a un bambino o una bambina perché si senta amato o amata, perché non manchi del necessario, perché cresca bene… Dare una mano vuol dire, in questo caso, dare il
futuro", ha sottolineato il Pontefice.

"C'è tanto bisogno di paternità e di tenerezza! - ha aggiunto Francesco - 'Tenerezza' è una parola cacciata via, tante volte, dai dizionari della vita quotidiana. La vera rivoluzione nel mondo la fa chi lavora giorno per giorno, senza far rumore, perché i piccoli e i poveri non siano più disprezzati, scartati, abbandonati, ma possano rialzarsi e vivere secondo la loro dignità di figli di Dio. E un'adozione a distanza preparata, ben seguita, ben accompagnata fa proprio questo".

"È un piccolo seme del Regno di Dio, che cresce e porta frutto nella misura in cui viene coltivato con amore", ha concluso, riconoscendo come "le vostre adozioni a distanza attive ad oggi sono circa settemila, che coinvolgono tantissime persone sostenitrici e tanti laici, suore e sacerdoti che operano nelle periferie del mondo".