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L'intervista con Ap. Papa Francesco: «Con Benedetto XVI ho perso un padre»

Riccardo Maccioni mercoledì 25 gennaio 2023

Con la morte di Benedetto XVI «ho perso una padre». Così il Papa in un’intervista all’agenzia Associated press in cui definisce il Pontefice emerito “un gentiluomo”. «Per me – aggiunge Francesco – era una sicurezza. Di fronte a un dubbio, chiedevo la macchina, andavo al monastero e chiedevo». Dal Pontefice anche una riflessione disincantata sui suoi quasi dieci anni di ministero petrino. All’inizio – spiega Francesco – la notizia di un Papa sudamericano è stata accolta con sorpresa, poi «hanno iniziato a vedere i miei difetti e non gli sono piaciuti».

Quanto alle critiche, l’unica cosa che chiede è che gli vengano dette «in faccia perché è così che cresciamo tutti, giusto?» mentre sull’ipotesi di rinuncia Bergoglio sottolinea di essere in buona salute, considerata l‘età e malgrado la diverticolite fosse tornata. Inoltre una piccola frattura al ginocchio dovuta a una caduta è guarita senza intervento chirurgico dopo laser e magnetoterapia. In ogni caso Bergoglio non ha preso in considerazione l’ipotesi di regolamentare formalmente i possibili passi indietro di un Pontefice.

Nel dialogo con l’Associated press il Papa inoltre parlato dei rapporti con la Cina (“dobbiamo camminare pazientemente” ma “l’essenziale è che il dialogo non si interrompa”) e di omosessualità. «Essere omosessuali non è un crimine – ha osservato il Papa –. Sì, ma è un peccato. Va bene, ma prima distinguiamo tra peccato e crimine. È peccato anche mancare di carità gli uni verso gli altri». Di qui anche la critica alle leggi definite “ingiuste” che criminalizzano l’omosessualità.

E l’invito alla conversione rivolto a quei vescovi che discriminano l’omosessualità e le comunità lgbtq all’interno di un contesto culturale che va in tale senso. Il Catechismo dice invece che anche gli omosessuali vanno accolti e non emarginati. «Siamo tutti figli di Dio, e Dio ci ama così come siamo e per la forza che ciascuno di noi combatte per la propria dignità».