Papa

15 agosto. Tragedia di Genova, il Papa affida le vittime alla misericordia di Dio

Redazione Internet giovedì 16 agosto 2018

Papa Francesco nel giorno della solennità dell’Assunzione di Maria ha chiesto di pregare "Maria perché, con la sua materna intercessione, ci aiuti a vivere il nostro cammino quotidiano nella speranza operosa di poterla raggiungere un giorno, con tutti i Santi e i nostri cari, in paradiso".
Il Papa ha affidato a Maria Consolatrice degli afflitti, le angosce e i tormenti di coloro che soffrono. E ha ricordato in particolare la tragedia di Genova legata al crollo del ponte Morandi "che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione": "Cari fratelli e sorelle, a Maria Consolatrice degli afflitti, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti conforto, coraggio e serenità. Penso in particolare a quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione. Mentre affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, ai feriti, agli sfollati e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, per le vittime e per i loro cari; recitiamo insieme l’Ave Maria".


IL TESTO INTEGRALE DELL'ANGELUS


All’Angelus - come riporta Vatican News - nell’odierna solennità dell’Assunzione della Beata Vergine, Papa Francesco ricorda che l’esistenza di Maria è apparentemente simile a quella di tante donne del suo tempo. Ma Maria – sottolinea il Pontefice - ha compiuto ogni azione “in unione totale con Gesù” e sul Calvario tale unione ha raggiunto l’apice. “Per questo Dio le ha donato una partecipazione piena anche alla risurrezione di Gesù”. “Il corpo della Madre – aggiunge - è stato preservato dalla corruzione come quello del Figlio”.


Risurrezione della carne
“La Chiesa – afferma poi il Papa - oggi ci invita a contemplare questo mistero: esso ci mostra che Dio vuole salvare l’uomo intero, anima e corpo”. “La risurrezione della carne è un elemento proprio della rivelazione cristiana, un cardine della nostra fede”. “La realtà stupenda dell’Assunzione di Maria – osserva Francesco - manifesta e conferma l’unità della persona umana e ci ricorda che siamo chiamati a servire e glorificare Dio con tutto il nostro essere, anima e corpo”.


Vivere come Maria
“Un grande padre della Chiesa, Sant’Ireneo, afferma che «la gloria di Dio è l’uomo vivente, e la vita dell’uomo consiste nella visione di Dio» (Contro le eresie, IV, 20, 7). Se avremo vissuto così, nel gioioso servizio a Dio, che si esprime anche in un generoso servizio ai fratelli, il nostro destino, nel giorno della risurrezione, sarà simile a quello della nostra Madre celeste. Ci sarà dato, allora, di realizzare pienamente l’esortazione dell’apostolo Paolo: Glorificate Dio nel vostro corpo! (1Cor 6,20), e lo glorificheremo per sempre nel cielo”.

Affidamento a Maria Consolatrice degli afflitti
Dopo l’Angelus, il Papa ha infine ricordato la tragedia avvenuta ieri a Genova e ha affidato a Maria Consolatrice degli afflitti “le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti conforto, coraggio e serenità”.