Opinioni

Il direttore risponde. Quella piazza che si voleva negare agli anziani

sabato 5 dicembre 2009
Caro Direttore,è dei giorni scorsi la vicenda che ha coinvolto il borgo ligure di Tellaro, dove un gruppo di residenti si ha protestato pubblicamente contro il progetto di adibire un edificio che si affaccia sulla piazzetta principale del paese a residenza per anziani. Le motivazioni, o meglio le giustificazioni, mi sono sembrate altrettante conferme di ciò che a parole smentivano: gli anziani sono una presenza sgradevole, che toglie glamour agli scorci di uno dei «borghi più belli d’Italia». Che tristezza, direttore...

Luisa Striati

La vicenda mi pare per fortuna già archiviata: le parole ferme del sindaco di Lerici, col riconoscimento che l’iniziativa ha tutte le carte in regola per essere avviata, hanno chiuso la partita. Mi pare giusto, però, spendere qualche parola a commento, perché ho l’impressione che gli «anticorpi» che si sono attivati a Tellaro alberghino, talvolta dormienti, in tante altre località del nostro Bel Paese. Sembra che nelle località turistiche, più o meno di moda, sia gradito solo quello che la tv definisce come «target commerciale», cioè le persone la cui fascia di età esclude i bambini e gli anziani. I piccoli disturbano e, talvolta, sporcano; i vecchi sono la testimonianza incancellabile che il fulgore della giovinezza è transitorio e che al tripudio del divertimento senza orari, segue un tempo in cui i limiti fisici si fanno inesorabilmente valere. Non hanno neppure bisogno di commento le scuse accampate dai sottoscrittori della protesta, centrate sulla incompatibilità «con l’economia delle vacanze» e sulla constatazione che «gli anziani pretendono tranquillità e il turismo vive di movimento, di incontri, di rumore...». Chi può dire che cosa liberamente possono desiderare i più anziani? Spetta a loro e solo a loro decidere se d’estate preferiscono affacciarsi su un terrazzino per ascoltare un concerto o assistere a una rappresentazione teatrale all’aperto o mescolarsi a una folla serale vociante. Spetta a loro scegliere la tranquillità in un altro luogo o godere della deliziosa (e niente affatto caotica...) Tellaro o chiudere semplicemente la finestra... Se poi si faranno tentare a condividere per strada un po’ d’allegria, sono certo che la gente di Tellaro saprà farli sentire a loro agio. Conosco profondamente quel lembo di Liguria e so, anche, come sanno essere gentili i liguri. Amano le occasioni di festa, non il chiasso e la gazzarra oltre i limiti. Che sono una prevaricazione per tutti, non solo per chi è avanti con gli anni.