Opinioni

Il direttore risponde. Priebke, la pena e il giudizio

sabato 11 giugno 2011
Gentile direttore, vorrei farle una domanda che, penso, di quando in quando si stiano ponendo diversi italiani: «Che fine ha fatto Erich Priebke, il criminale nazista delle Fosse Ardeatine, complice della morte di tanti poveri italiani, civili, militari e sacerdoti? Ringrazio della cortese risposta e porgo distinti saluti.

Michele Ricupito

In effetti, gentile signor Ricupito, anche fatti clamorosi e di forte risonanza mediatica prima o poi finiscono nella nebbia... Erich Priebke, dopo una non semplice vicenda giudiziaria, è stato condannato nel 1998 all’ergastolo dalla Corte d’Appello di Roma, sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione. Vista l’età avanzata (è nato nel 1913) ha scontato sin dal principio la pena in detenzione domiciliare in un appartamento di Roma. Quattro anni fa, era il 2007, il Tribunale gli concesse di uscire di casa, ma a seguito di un ricorso della procura militare tale beneficio gli venne revocato. Nel 2009, però, quando gli è stato di nuovo concesso: può uscire di casa per fare la spesa e per «indispensabili esigenze di vita». Priebke ha oggi 98 anni.Il mio giudizio sui crimini dei quali si è macchiato coincide con il suo, caro amico, ed è severissimo. Ma credo anche che l’unico giudizio che conti per lui ormai non sia più quello di noi uomini.