Opinioni

Bambini mascherati da terroristi dell’Is. Piccoli tagliateste e adulti senza testa

Umberto Folena lunedì 23 febbraio 2015
A Carnevale ogni scherzo vale. Tutti gli scherzi, senza limite alcuno. Libertà di scherzo, senza moralismi né censure. O no? "Il Nuovo Amico", settimanale cattolico di Pesaro, segnala che nelle scuole della città, e domenica scorsa tra la folla in piazza Carducci durante il Carnevale dei Ragazzi, si aggiravano decine di bambini in tuta e passamontagna neri e coltellaccio, mascherati da terrorista dell’Is. Direte: i soliti allarmisti, saranno stati mascherati da guerrieri ninja... Magari. Interrogati in proposito, i ragazzi confermavano: siamo tagliagole! D’altronde il costume da ninja è diverso. Infine, ieri un lettore scriveva al settimanale informando di aver visto un ragazzo mascherato agitare la bandiera nera dell’Is. Fine di ogni dubbio.A Carnevale ogni scherzo vale, se è uno scherzo. Ma questo travestimento mette di buonumore? Muove al sorriso? No. Ti vesti da pirata e chi ti vede pensa ai tanti bucanieri di romanzi e film che l’hanno fatto sognare e sospirare, da Capitan Blood a Jack Sparrow. Ti vesti da principessa e ti affiora nel cuore la principessa della fiaba preferita. Ma un terrorista sanguinario a che cosa ti fa pensare? Le teste mozzate e i roghi non sono divertenti. Fanno orrore. Vorresti allontanarli dalla mente, pur sapendo che ci sono, pur consapevole di non dover dimenticare. Ma un bambino? Sapendo pure che veri bambini, laggiù, si trovano in mano vere teste mozzate dal loro papà, mostrate alla telecamera con orgoglio osceno?Se a Carnevale a qualcuno salta in mente di fare certi scherzi, che cosa sarà accaduto nella sua testa e nel suo cuore? Quale cortocircuito avrà fulminato gli ultimi neuroni rimastigli in capo? I bambini avranno la loro responsabilità ma si sa, alcuni di loro sono concentrati quasi esclusivamente nell’esercizio dell’emulazione omologante: per essere qualcuno e farsi notare imitano chi, secondo loro, è leader e meglio intercetta la moda. Ma i genitori? Se non tutti, molti hanno visto come i loro figli erano conciati. E non gliel’hanno impedito. Perché?C’è chi è convinto, contro ogni evidenza di mezzo secolo di studi sui mass media, che decapitazioni e roghi vanno non oscurati (dai soliti moralisti censori) ma mostrati, perché così la gente insensibile acquista coscienza del pericolo, e chi dorme si sveglia. Sciocchezza colossale. In realtà i terroristi "vincenti" che spopolano sul web, visti e stravisti, generano un effetto opposto, lo stesso provocato da ogni immagine di orrore proposta infinite volte: l’anestesia. Non l’indignazione e la presa di coscienza, ma la curiosità morbosa seguita dal disinteresse. L’Is lo sa e difatti è costretta a rincarare sempre più la dose di orrore: da uno sgozzamento singolo allo sgozzamento di massa, in alternanza coi roghi.Ma c’è di più. La grande anestesia dei cuori e delle menti ha un altro effetto: non sappiamo più distinguere il vero dal falso, il fatto dalla finzione, il reale dal virtuale. Tutto, nel caotico calderone del web e degli infiniti canali della tv digitale, si riduce a spettacolo. Tutto è show. Con i suoi divi. I quali, poiché riescono a finire dentro gli schermi, sono di per sé gente di successo, capace di conquistare visibilità e notorietà. Quindi è buona cosa rappresentarli, indossando i loro panni. Anche se sono terroristi tagliagole? Sì, anche.A Carnevale ogni scherzo vale? No, se è criminale. Se alimenta la cultura della pattumiera, le mode imbecilli, le tendenze becere. Non vale proprio per niente. E andrebbe fermato e disinnescato, ricorrendo all’unica "arma" valida: l’educazione. Se davvero nelle scuole alcuni alunni si sono mascherati a quel modo, è dovere degli insegnanti parlarne, senza mettere sotto accusa i ragazzi, ma ponendo loro le domande giuste. Risvegliandoli dal torpore della coscienza. La stessa cosa dovrebbero fare i genitori. Prima o poi si riuniranno: ne parlino tra loro, assumano qualche iniziativa intelligente.E se proprio, cari ragazzi, vi piace il dark, mascheratevi da Corsaro Nero, pirata che sa anche amare, mai tradire, e versa lacrime. Le vere maschere servono a immaginare e vivere storie, romantiche e avventurose. Sono buon cibo per la fantasia. La maschera dell’Is richiama soltanto tragedie. Alla fantasia taglia la gola. Non evoca sogni ma incubi. Accidenti, ma che razza di idea vi è venuta in mente?