Opinioni

Botta e risposta. «Lazio: no a tagliare i servizi». Ma ai disabili risulta il contrario

Pino Ciociola mercoledì 8 novembre 2017

Gentile direttore,
ho letto con estrema attenzione l’articolo di Pino Ciociola apparso su 'Avvenire' di giovedì 2 novembre («Il Lazio 'taglia' i disabili, Centri a rischio collasso») e le scrivo per assicurare i lettori e tutte le persone interessate al tema che la Regione Lazio non ha assolutamente previsto alcun taglio di tariffe per le prestazioni relative all’assistenza ai disabili. Ricordo inoltre che è stato aperto, nei mesi scorsi, con le associazioni del settore un tavolo tecnico di confronto che dovrà portare a un duplice risultato: migliorare l’assistenza ed adeguare le tariffe ai costi reali. Voglio infine precisare, a dimostrazione della nostra attenzione e del nostro interesse, che l’obiettivo di questa Giunta è quello di stanziare maggiori risorse rispetto a quelle già messe a disposizione, per sostenere proprio tutte quelle associazioni che con impegno e professionalità svolgono da anni un servizio fondamentale per la collettività offrendo supporto alle tante famiglie che ogni giorno affrontano il problema della disabilità.

Alessio D’Amato Capo della Cabina di Regia della Sanità della Regione Lazio

Gentile dottor D’Amato, accogliamo volentieri le sue annotazioni sul mio articolo, anche per il tono con cui vengono proposte. Purtroppo però esse non possono smentire quanto ho scritto: la Regione Lazio assicura che non ha intenzione di procedere a 'tagli' e che essi non sono già avvenuti, mentre queste misure sono la conseguenza di due Decreti della Regione Lazio (il primo è il numero G04762 del 12 aprile 2017, il secondo è il numero G10895 e porta la data dell’1 agosto 2017). Allarma, inoltre, che l’apertura, «nei mesi scorsi», di un tavolo tecnico sinora non abbia prodotto alcun concreto risultato. Ciò naturalmente non impedisce di lavorare perché i risultati vengano, e vengano presto. Quanto all’«obiettivo» della Giunta regionale del Lazio di «stanziare maggiori risorse», segnerebbe un cambio di passo che saremo lieti di salutare assieme alle associazioni impegnate nell’assistenza alle persone disabili e alle loro famiglie. Pino Ciociola © RIPRODUZIONE RISERVATA