Opinioni

Il preoccupante aumento delle vittime negli incidenti. Iperconnessi ma poco sicuri

Massimo Rinieri sabato 5 settembre 2015
Auto ricche di tecnologia che diventano povere di sicurezza proprio a causa della tecnologia. Di altra tecnologia. È il paradosso che si cela dietro all’aumento dei morti per gli incidenti stradali (54 in più negli ultimi due mesi rispetto a luglio-agosto 2014). Un dato agghiacciante – si tratta di vite umane – e preoccupante perché segna un’inversione di tendenza. Quella che ha visto con fatica, e grazie alla tecnologia, diminuire negli anni il numero delle vittime.«Dopo decenni, da gennaio a luglio di quest’anno abbiamo riscontrato un aumento di morti sulle strade – ha spiegato ieri il direttore centrale delle Specialità di Polizia, Roberto Sgalla –. Alle cause degli incidenti concorrono l’alta velocità e l’utilizzo di cellulari e smartphone mentre si è al volante. Siamo connessi 24 ore su 24 e non accettiamo di essere disconnessi quando siamo alla guida. Ragioneremo sulle terapie da mettere in atto». Eccoli i pericoli vecchi e nuovi. Ecco le cattive abitudini – pure queste vecchie e nuove – che annientano vite, innescano tragedie familiari e producono costi sociali. Responsabili sono velocità e imprudenza. Una storica, micidiale miscela arricchita dalla nuova “ansia da connessione”. Perché è (anche) questa la causa di molti incidenti stradali. Il suono leggero (e ce ne sono migliaia) di una mail, di un sms, di un nuovo messaggio di un social sullo smartphone fa scattare mano e occhi più del semaforo alla partenza di un gran premio. E in questa sgommata di attenzione s’infilano tutti i pericoli possibili, fino ai più gravi.Il fenomeno è allarmante perché non c’è – in molti – la percezione reale del rischio. A poco valgono le reminiscenze dei quiz per la patente: chi più si ricorda di quanto spazio occorra per fermarsi a 50 all’ora (tempo di reazione compreso)? O che l’abs non blocca le ruote ma non fa neanche miracoli?C’è chi, giustamente, invoca una maggiore severità delle forze dell’ordine. Ma basta un giro in una qualunque città per capire che ci vorrebbe un agente ad ogni angolo. E comunque le sanzioni per uso del cellulare sono già aumentate rispetto allo scorso anno del 41,5%.E allora? Allora in quest’oceano di distrazione probabilmente val la pena recuperare vecchie e mai passate regole di buon senso: velocità moderata e nessuna distrazione. Magari qualche multa in più. A proposito, a 50 all’ora servono più o meno 25 metri per fermarsi. In molti casi possono essere troppi.