Opinioni

Coronavirus. I negazionisti si proteggono dalla verità

Ferdinando Camon martedì 13 ottobre 2020

Non capisco i negazionisti, mi sforzo ma non li capisco. Il termine 'negazionismo' indica adesso quelli che non credono al Covid e all’epidemia mondiale, pensano che il virus sia tutta una montatura imbastita da chi ha interesse a farlo, studiosi virologi e industrie farmaceutiche, e che noi, popolo che indossa la mascherina, siamo ingannati e creduloni, questa sarebbe la storia di una battaglia in cui il nemico da eliminare non è la malattia ma noi popolo che crede alla malattia.

Per la verità il termine 'negazionismo' viene adesso riadattato e trasportato in questo campo, ma era nato e veniva usato in ben altra accezione, per indicare coloro che non credevano allo Sterminio degli ebrei, ai lager e ai forni. Per uscire da quell’ignoranza, rendersi conto che i lager esistevano e funzionavano e sterminavano esseri umani con industriale efficacia, il modo più giusto e rapido e definitivo era prendere l’auto o un treno e andare a visitarli. Mauthausen, Dachau e Auschwitz non sono lontani. Sono i posti dove s’è presentato, e ha imposto le sue leggi e ha dispiegato il suo odio per l’umanità, l’anti-Cristo. Dante ha pensato e descritto un Inferno pre-ideologico, pre-industriale, un Inferno contadino e artigianale. Se vai ad Auschwitz, e specialmente a Birkenau, che è lì a tre chilometri, segui la ferrovia che passa sotto l’arco dell’entrata e si ferma dove cominciavano gl’infiniti baraccamenti, e ti tieni alle spalle le rovine delle camere a gas, pensi: 'L’Inferno è così'.

Chi ha disegnato quella macchina di sterminio aveva visto l’Inferno, e lo riproduceva. Chi non crede che questo Inferno in Terra esistesse, non ha che da andare a vederlo. È lì. È importante vederlo. Ti trasforma. Diventi un altro uomo. Figlio della Storia. Che senso ha dire: 'I lager non esistevano' e rifiutarsi di vederli? Così oggi: che senso ha dire il Covid non c’è? Ma non vediamo noi i dati dei decessi ogni sera? Non abbiamo visto file di camion attraversare la periferia bergamasca per portare le bare dove si potesse conservarle? La risposta dei negazionisti è: i morti per Covid li ammazzano apposta, e i camion di Bergamo trasportavano cadaveri di clandestini affogati in mare 6 e 7 anni fa.

Dall’indicazione di questa data si deduce che i negazionisti hanno un’idea gigantesca dell’inganno: per 6 e 7 anni lo Stato, o qualche apparato dello Stato, ha tenuto nascosti i cadaveri dei clandestini annegati per poterli tirar fuori un giorno e usarli per stordire il popolo, spaventarlo e farlo inginocchiare, disponendolo ad accettare qualunque protezione il potere gli offrisse per liberarlo dal pericolo. Ed ecco, il momento è venuto, è questo. La prova che le bare sui camion di Bergamo contenevano clandestini annegati il negazionista la esibisce così: «Abbiamo ingrandito le immagini delle bare, e abbiamo visto che avevano un cartello con su scritto: 'Sconosciuto'». Ci sarebbe un potere occulto che sprofonda il popolo nella paura per poterlo sottomettere a una nuova forma di dittatura, che si chiama 'dittatura sanitaria'.

Di più: la battaglia finale per imporre questa dittatura sta per arrivare, e sarà la vaccinazione di massa. Quella sarà il vero nuovo olocausto, che ovviamente non è quello pandemico. I lager del primo olocausto sono vicinissimi, in un giorno si va e si viene in auto, non potrebbero i negazionisti darci un’occhiatina? Gli ospedali del secondo olocausto da Covid sono più vicini ancora, non potrebbero i negazionisti parlare almeno con qualche infermiere? Ma informarsi e sapere è doloroso, è angosciante, la vista di Birkenau è la più grande angoscia della vita. Una parte della tua vita muore lì. Non-sapere è consolante. Negare e rifiutare è comodo. I negazionisti negano per non entrare in crisi. Negheranno sempre. Con la negazione si proteggono dalla verità.