Opinioni

Il direttore risponde. I lanci di fango e il nostro dovere

domenica 18 dicembre 2011
Caro direttore,
c’è una spiegazione sul perché il cattolicesimo in Italia, che non sta vivendo un momento felice, diventi, 'a intermittenza' qualcosa di appetibile anche per le tv e i giornali che sono proprio distanti dal mondo cattolico? E perché gli stessi giornali e tv poi non si facciano scrupoli a gettare fango sulla Chiesa, come è successo a più riprese con la polemica sull’Ici?
Marco Sostegni, Vinci (Fi)
 
La domanda è seria, caro signor Sostegni, e la risposta è dolce ma inesorabile: siamo segno di contraddizione («anticonformisti», ci ha detto ieri il cardinal Bagnasco) e dovremmo sempre avere il coraggio cristiano di riconoscere e proporre la verità, di testimoniare la speranza, di praticare la carità seguendo Parola e Magistero e ascoltando la nostra ben formata coscienza. Papa Benedetto, per questo, ci ricorda che, attenzioni opportunistiche o meno, fango o non fango, dobbiamo temere solo i nostri peccati. Lo dice per darci sprone e coraggio, non certo per acquietarci...
Forza dunque, e – mi creda – anche questo per noi cattolici è un tempo felice, come ogni tempo che ci è dato.