Opinioni

Alfie, domande (e certezze) di uno schietto metalmeccanico

Marco Tarquinio sabato 5 maggio 2018

Caro direttore,

caro Marco Tarquinio, leggo “Avvenire”, e prima ancora “l’Italia” da quasi 50 anni – sono pensionato metalmeccanico operaio di una (ex) grande ditta di Lecco. L’ultima volta ho scritto anni fa, a Dino Boffo. Siete bravi, basta così. Però sul caso del piccolo, Alfie, povero ranolino lasciato morire senza farlo portare a Roma, mi chiedo: dov’era Sua Maestà la Regina, Capo della Chiesa anglicana? Dov’era l’Arcivescovo cattolico di Liverpool? Dov’era il Sindaco della città? E se Alfie fosse stato loro nipote? Si è mosso papa Francesco, si è mossa Mariella Enoc, si sono mossi Gentiloni e Alfano. Sul “Corsera” ho letto che un parlamentare inglese ha affermato che si vergogna «di essere britannico». Il fondo di domenica 29 aprile 2018 di Marina Corradi è da incorniciare. Termino: chi sentenzia morte è in toga o in camice bianco, non come quei due poveracci, Tom e Kate, un imbianchino e un’estetista di poco più di vent’anni, e – diamine – così ignoranti di tutto... Mi creda, direttore, se fossi ancora giovane metalmeccanico del ’68 (anche con alcuni valori di allora), quei burocrati li prenderei a calci nel sedere. Con stima e apprezzamento per il lavoro che quotidianamente fate, al servizio della verità, la saluto. Ciao.

Gianpietro Mariani

classe 1940


Grazie davvero per questa lettera vibrante e per la sua fedele amicizia, caro signor Gianpietro. Capisco perché si è sentito strappare dai piedi quei «calci nel sedere» un po’ sessantottini ai «burocrati» della morte, e anche perché se la prende pure con l’arcivescovo cattolico di Liverpool (che, a mio parere, ha cercato a suo modo di smussare gli spigoli per agevolare una soluzione ragionevole del braccio di ferro con la famiglia del piccolo Alfie testardamente voluto dai responsabili sanitari dell’Alder Hey Children’s hospital), ma sono contento che gesti così restino solo sulla carta. Il bene e le battaglie per il bene bisogna farle bene. E io so che un uomo come lei, forte e schietto ma gentile, può solo insegnarmelo.