Multimedia

Maltempo. Il vento frusta l'Italia. Tromba marina spaventa Salerno

Redazione Interni martedì 20 novembre 2018

Trombe d'aria al Sud, che hanno investito anche due treni, danni alla Reggia di Caserta, allagamenti, la bora a Trieste e l'acqua alta a Venezia. Il maltempo continua a non dare tregua all'Italia e da sud a nord continua a fare danni.

Una spettacolare, quanto minacciosa, tromba marina si è formata nel pomeriggio nello specchio d'acqua davanti al porto commerciale di Salerno. L'impressionante vortice è stato avvistato a chilometri di distanza provocando tanto spavento tra gli abitanti della città ma, fortunatamente, solo lievi danni, con diversi container ribaltati nel porto ma nulla più.

È andata decisamente bene anche al macchinista di una littorina che tra Parabita e Tuglie, in Salento, è andata a scontrarsi contro un grosso tronco di pino secolare scagliato sui binari da una tromba d'aria. Fortunatamente il convoglio - sul quale non c'erano passeggeri - andava a velocità ridotta ed il macchinista ne è uscito indenne. Il forte vento ha provocato la caduta di alberi, cartelloni, pali e fili dell'Enel.

Tanta paura, ma anche in questo caso con conseguenze limitate, anche per i viaggiatori del treno locale Catanzaro Lido-Crotone, investito da una tromba d'aria all'altezza della stazione di Roccabernarda. Il vento ha mandato in frantumi sei finestrini le cui schegge hanno ferito, ma solo lievemente, due viaggiatori soccorsi dal 118 e portati in ospedale. Le forti piogge che hanno colpito il Crotonese hanno provocato anche tre distinti smottamenti sulla stessa linea ferroviaria provocandone la chiusura. La tromba d'aria, nel suo percorso, ha scoperchiato diversi edifici a Cutro, tra cui quello di un istituto scolastico.

E sempre il forte vento - "quasi un tornado" ha detto il direttore generale della nuova Unità per la sicurezza del patrimonio culturale del Mibac, Fabio Carapezza Guttuso - ha provocato il distacco di una porzione di capitello dalla facciata sud della Reggia borbonica di Caserta, il cui restauro è stato ultimato a inizio 2016. Si tratta di una porzione di foglia di acanto del capitello di una delle lesene angolari dell'avancorpo sudoccidentale della facciata, che affaccia su Piazza Carlo III.

A Trieste è tornata la bora, con venti a 116 chilometri orari e conseguente caduta di antenne e tegole dai tetti, mentre a Venezia si è riproposto il fenomeno dell'acqua alta, con un picco di 97 centimetri sul medio mare. Una "marea sostenuta" da codice giallo. Al centro-nord l'abbassamento delle temperature ha portato la neve sull'Appennino Tosco-Emiliano. Primi fiocchi nell'Alto Mugello e sui passi appenninici del territorio fiorentino. Neve anche sull'altro versante, nel Modenese, con un manto di dieci centimetri affrontato dai mezzi spazzaneve e spargisale della Provincia che hanno mantenuto percorribile la rete viaria.

In gran parte del centro-sud, il vento è stato accompagnato da violenti temporali. Strade allagate e alberi caduti a Roma, con pesanti ripercussioni sulla circolazione, e a Fiumicino. Allagamenti e smottamenti si sono verificati ad Isernia, dove il fiume Volturno ha rotto gli argini invadendo le aree periferiche allagando scantinati e pianoterra di molte abitazioni. Due persone, sorprese in auto dall'onda di piena, sono state salvate dai vigili del fuoco. Evacuate alcune villette. Una bomba d'acqua - 150 millimetri nell'arco di 12 ore - ha colpito Avellino, trasformando in un lago il capolinea dei bus di piazza Kennedy. Il torrente Fenestrelle, che attraversa la città, è esondato. Anche in Maremma si è registrato lo straripamento di fossi e torrenti.

A Napoli non si sono registrati problemi ed il sindaco Luigi de Magistris ha difeso la sua decisione di tenere chiuse le scuole in via cautelativa. "È molto facile - ha detto - dire dopo che oggi c'è stato il sole, ma noi non abbiamo la palla di vetro e siamo sconcertati del fatto che non si riescano ad avere previsioni migliori".