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Video. La guerra separa ciò che l'amore fa nascere

giovedì 30 dicembre 2021

La storia, che inizia come una qualsiasi giornata in cui una bambina si prepara ad andare a scuola, termina con un finale doloroso: la separazione di madre e figlia, nella ricerca di un futuro migliore. Il padre non c'è, forse no c'è più perché strappato via dalla guerra. Secondo l'Onu nel 2020 oltre 82,4 milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case e le loro famiglie a causa di guerra, persecuzioni, violenza, o violazioni di diritti umani.

«Le drammatiche immagini delle famiglie afgane che portavano i loro figli all'aeroporto di Kabul per fargli lasciare il Paese ci hanno ancora una volta sbattuto in faccia la realtà della guerra, che è violenza, mancanza di diritti, morte, abbandono, e ci hanno anche ricordato che le vittime della guerra, in qualsiasi Paese, sono sempre e soprattutto i civili, le donne e i bambini. Per questo, l'augurio per il 2022 è che non ci si dimentichi di nuovo dei conflitti in corso, e soprattutto che si lavori finalmente per abolire ogni guerra»," ha dichiarato Rossella Miccio, Presidente di Emergency.

L’augurio per il 2022 è poter vivere un anno senza guerra: perché, citando le parole di Gino Strada, fondatore di Emergency, “la guerra deve essere considerata un problema da risolvere, e non un destino da abbracciare”