Multimedia

nonciarrendiamo. Così le Sale della Comunità guardano alla ripresa

Redazione Agorà giovedì 7 maggio 2020

Il titolo, Ritorno al futuro, viene da una celebre trilogia di fantascienza, ma le frasi che accompagnano le immagini si richiamano al Qoelet: c'è un tempo per ogni cosa, anche per il cinema verrà il tempo della ripresa. È questo il senso del video diffuso da Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) alla vigilia della cerimonia di premiazione dei David di Donatello, che si svolgerà in forma straordinaria venerdì 8 maggio. «Abbiamo scelto di utilizzare fotografie di alcune delle circa 800 Sale della Comunità presenti sul territorio italiano – afferma don Adriano Bianchi, Presidente Acec –. Il buio, il silenzio, il pianto, il lutto, dovuti all’emergenza pandemica, si materializzano nelle immagini di sale vuote, ma pronte a riaccendersi, a riempirsi, ad accogliere momenti di condivisione, di gioia, di comunione».
«Che sala cinematografica, e in particolare che Sala della Comunità, avremo alla fine della pandemia Covid19? – si domanda Francesco Giraldo, segretario generale ACEC –. Il trend del settore cinema/spettacolo era in una fase di ripresa, ma le difficoltà e le criticità non erano state risolte completamente ed erano pronte a riesplodere. Molte Sale sono impegnate in rete per tenere aperti i canali con i loro spettatori affinché non perdano il desiderio della visione comunitaria. Si tornerà intraprendendo percorsi innovativi che investano nella cultura e nelle nuove tecnologie».