Multimedia

Il personaggio. 300 fratture: ma Fabiano è come l'Araba fenice

Pino Ciociola mercoledì 21 febbraio 2024

Lo dice lui, “anch’io ogni volta voglio risorgere dalle mie ceneri come l’Araba fenice”. Fabiano Lioi, con l’Osteogenesi imperfetta (malattia rara) da quando è nato, più di trecento fratture (finora) nella sua vita e “poco male”. Vive da solo, “voglio essere autonomo e indipendente”, attore, scrittore, musicista e un altro po’ di roba, è appena uscito il suo libro O.I. L’arte in una frattura (Psicografici editore, 30 euro). Cos’è? “Una fine e un inizio – spiega -. Nasce come un sogno, diventa un obiettivo, adesso è realtà”. E cosa c’entrano le sue fratture? “Ormai sono un esperto di lastre radiografiche – racconta -, rivedendole mi sono accorto che loro immagini esprimono un vero linguaggio e così mi è venuta l’idea del libro”.

Le fratture “spezzano le ossa e il tempo”, dice: “Sai che per l’ennesima volta l’hai fatta grossa e sai quel che ti aspetta, ma la vita continua”. E lui non ha proprio intenzione di fermarla o fermarsi, “anche a rischio di mettermi in pericolo”. E se la ride: “Prima regola, mai darmi pacche sulle troppo energiche sulle spalle, potrebbero rompermisi le ossa!”