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L'audizione. Zuckerberg al Senato Usa: chiedo scusa per i danni dei social sui bimbi

Angela Napoletano mercoledì 31 gennaio 2024

Mark Zuckerberg si alza, si gira e si rivolge ai genitori in aula al Senato a Washington

Mark Zuckerberg, il fondatore di Meta, sedeva al centro della sala del Senato americano per l’audizione sulla sicurezza dei minori sui social media. Dietro di lui, le famiglie di bambini che per una “challenge” su Facebook o Instagram si sono tolti la vita o sono rimasti gravemente feriti. Incalzato dalle domande del senatore repubblicano Josh Hawley (“Chi hai licenziato per queste violenze? Hai mai compensato qualcuna delle vittime? Perché no?”) ha infine ceduto: si è alzato, si è girato verso il pubblico e ha detto: “Mi dispiace”.

Alle pubbliche scuse, “nessuno dovrebbe vivere il dolore che avete attraversato”, è seguito un breve inciso a sottolineare “gli investimenti” che la sua azienda ha fatto per prevenire questi incidenti e l’impegno a fare altri “sforzi” per evitare che si ripetano. L’applauso appena accennato del pubblico è stato stroncato dalla muta levata dei cartelli con le foto dei bambini morti in rete. All’audizione erano presenti anche i rappresentanti di altre piattaforme social come X (ex Twitter), Snap, TikTok e Discord.

Mark Zuckerberg durante l'audizone in Senato - Reuters

“Avete sangue sulle vostre mani”, ha tuonato il senatore della South Carolina, Lindsey Graham. Parole che hanno amplificato l’urgenza di una stretta sull’uso improprio dei social media. La discussione è arrivata all’indomani di un altro video choc. Justin Mohn, 32 anni, della Pennsylvania, è apparso su YouTube con la testa del padre in mano raccontando di averlo decapitato. Il video è stato bloccato dopo aver raccolto cinquemila visualizzazioni.