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Ucraina. Cosa si sa del video dei prigionieri russi gambizzati

Redazione Internet lunedì 28 marzo 2022

Foto di repertorio

Il governo ucraino ha promesso "indagini immediate" dopo che è stato diffuso su Telegram un video la cui autenticità è tutta da verificare. Nelle riprese si vedono quelli che sembrano essere soldati ucraini che sparano alle ginocchia di uomini apparentemente prigionieri russi, durante un'operazione nella regione di Kharkiv. Così ha ricostruito la vicenda la tv statunitense Cnn.

Un frame del video su Telegram in cui si vedono quelli che sembrano prigionieri russi gambizzati da uomini con l'uniforme ucraina, il governo apre un'inchiesta - Ansa

Nel video di quasi sei minuti, che l'emittente Usa non pubblica limitandosi a descriverlo, quelli che sembrano soldati ucraini affermano di aver catturato un gruppo di ricognizione russo basato a Olkhovka, una cittadina vicino a Kharkiv a una trentina di chilometri dal confine russo.
Restano forti dubbi sulla veridicità del video: e alcuni esperti e debunker su Twitter fanno notare anche che il sangue non si trova dove dovrebbe dopo gli spari, facendo presupporre che i prigionieri potessero essere feriti già prima. Ci sono anche dubbi sulle fasce blu e bianche che identificherebbero i soldati ucraini.
Stando alla Cnn, non è chiaro quale unità ucraina possa essere stata coinvolta. I soldati sembra che parlino in un misto di ucraino e russo con accenti ucraini.

"Il governo sta prendendo (questo video, ndr) molto seriamente e ci sarà un'indagine immediata. Siamo un esercito europeo e non deridiamo i nostri prigionieri. Se questo fosse vero, sarebbe un comportamento assolutamente inaccettabile" così si è espresso un alto consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych.
In un'altra sede, lo stesso Arestovych ha dichiarato: "Trattiamo i prigionieri in conformità con la Convenzione di Ginevra, qualunque siano le motivazioni emotive personali".
La Cnn ha contattato il ministero della Difesa ucraino per un commento. In risposta, il ministero ha inviato alla Cnn una dichiarazione del capo delle forze armate, Valerii Zaluzhnyi. La dichiarazione non si riferiva direttamente all'incidente, ma diceva: "Al fine di screditare le forze di difesa ucraine, il nemico filma e distribuisce video in scena che mostrano il trattamento disumano da parte di presunti 'soldati ucraini' nei confronti dei 'prigionieri russi'.
"Sottolineo che i militari delle forze armate ucraine e di altre legittime formazioni militari aderiscono rigorosamente alle norme del diritto umanitario internazionale" ha affermato Zaluzhnyi. "Vi esorto a prendere in considerazione le realtà della guerra informativa e psicologica e di fidarvi solo delle fonti ufficiali".

Il video è stato pubblicato su un canale Telegram, dunque è difficile verificarne l'attendibilità e comprendere se si tratti di una messa in scena. La tv americana Cnn ha fatto sapere di aver geolocalizzato e verificato quel lungo video caricato su Telegram sabato che mostra un assalto riuscito da parte delle truppe ucraine del battaglione Azov, in cui hanno preso un certo numero di prigionieri russi in un rapido assalto a Olkhovka, noto anche come Vilkhivka.

Il Cremlino ha descritto le immagini che circolano sui social media come prove di torture e "immagini mostruose". Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che gli investigatori russi esamineranno il video che circola sui social media che mostrerebbero le forze ucraine che maltrattano i soldati russi catturati. Peskov ha affermato che il video, che ha descritto come contenente "immagini mostruose", deve essere valutato legalmente e che coloro che hanno preso parte a quella che ha descritto come tortura devono essere ritenuti responsabili.

Il collettivo di hacker Anonymous, su Twitter con l'account @YourAnonTv, ha annunciato di aver hackerato la Banca centrale russa e di essere entrato in possesso di 35mila file, tra cui anche contratti segreti. "Saranno pubblicati nelle prossime 48 ore", scrive su Twitter. Tra i documenti del governo russo, della Duma e dei servizi di sicurezza ve n'è uno con l'ordine di screditare l'atteggiamento delle forze ucraine nei confronti dei prigionieri di guerra.



Al momento non ci sono altri dettagli sul video: va ricordato che la narrazione propagandistica russa già nei giorni scorsi aveva cercato di bollare come fake news l'intero lavoro giornalistico dei professionisti di Associated Press, Mstyslav Chernov e Evgeniy Maloletka a Mariupol, in particolare le loro foto dopo il bombardamento all'ospedale.